Omicidio Magliana, la madre del nuovo ragazzo di Sara: «E' sconvolto, stavano insieme da una settimana»

Omicidio Magliana, la madre del nuovo ragazzo di Sara: «E' sconvolto, stavano insieme da una settimana»
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Mercoledì 1 Giugno 2016, 09:01
LE FAMIGLIE
«Mio figlio non mangia e non dorme più, è sconvolto per quanto accaduto. Lo siamo tutti noi». Paola Giorgi, la mamma di Alessandro, il ragazzo con cui Sara aveva una nuova relazione, nasconde le lacrime dietro gli occhiali da sole. Il figlio ha perso «la sua ragazza» Sara Di Pietrantonio, la giovane 22enne uccisa nella notte di sabato scorso da quella forma di amore distorto, drammaticamente sfociato nella violenza e nella brutalità. Assassinata dal suo ex fidanzato Vincenzo che non poteva sopportare l'abbandono e la fine di una relazione portata avanti, per oltre due anni, tra discordie e riappacificazioni. Alessandro era il suo nuovo inizio, un ragazzo conosciuto ai tempi del liceo, lo Scientifico Cannizzaro all'Eur, e poi ritrovato soltanto poco tempo fa.

COMPAGNI AL LICEO

«Conoscevamo Sara - prosegue mamma Paola - dai tempi della scuola, ma loro storia era agli albori». Appena una settimana. Scandita dalle emozioni e dalla voglia di costruire qualcosa insieme. Che fosse qualcosa di nuovo per entrambi. «Non possiamo ancora credere a quello che è successo», prosegue la mamma del ragazzo. «Più famiglie distrutte senza un perché». Alessandro non parla con nessuno. Soltanto il fratello Simone esce per andare agli allenamenti di canottaggio al laghetto dell'Eur scortato da papà Fabio. «Non conoscevo Sara», dice. Ma suo fratello soffre, lo vede. Lo sente. Le parole si perdono in quel groviglio di rabbia, incredulità e dolore. Ed è il silenzio che tiene banco perché, del resto, «cosa si può dire su questa follia?», conclude la signora Giorgi.

AL LAURENTINO
Il silenzio abita anche il quartiere Laurentino dove da più di sei anni vive il papà della giovane assassinata e abbandonata in un campo di sterpaglie sulla via Magliana. Alberto Di Pietrantonio da giorni è chiuso nella sua disperazione. Comprendere la follia lucida di quell'ex fidanzato, che ha dato alle fiamme il corpo di sua figlia, è impossibile. «Mio marito è distrutto, disperato racconta la nuova compagna, Giovanna Carlini, nell'androne delle scale abbiamo un figlio piccolo da tutelare che ancora non sa di aver perso la sorella, non sappiamo come dirglielo». Non ci sono spiegazioni. Non si possono e non si vogliono trovare. Neanche tra chi si trova a vivere questa tragedia di riflesso, come gli inquilini del palazzo di Alberto. «Mi viene in mente l'epilogo di quel film con Sordi, quel borghese piccolo piccolo che si fece giustizia da solo», spiega un vicino di casa del papà di Sara. «Non si può perdonare quanto accaduto». Intanto questa sera alla Pisana gli amici della ragazza hanno organizzato una fiaccolata in suo ricordo, che sfilerà dalla casa di Sara fino alla piccola chiesa del quartiere.