Navona, sconto alle bancarelle sulla sicurezza. E dopo la festa pronto il divorzio Raggi-Meloni

Navona, sconto alle bancarelle sulla sicurezza. E dopo la festa pronto il divorzio Raggi-Meloni
di Simone Canettieri
4 Minuti di Lettura
Lunedì 4 Dicembre 2017, 08:29 - Ultimo aggiornamento: 5 Dicembre, 08:24

Prima la festa della Befana a piazza Navona, poi quella all'assessore. La sindaca Virginia Raggi oggi incontra Adriano Meloni, il titolare del Commercio, che sul Messaggero ha pronunciato frasi definitive sui rapporti tra il M5S e i Tredicine («Temo un accordo») e in particolare sul presidente della commissione commercio Andrea Coia (al secolo «Coidicine»). Il solco, tra l'assessore milanese area Casaleggio e la sindaca grillina, ormai è stato scavato. Al di là delle scuse imposte. Ma prima, c'è l'ordinaria amministrazione. La festa della Befana a piazza Navona, appunto: il casus belli di questa vicenda. Chi pagherà la sicurezza dell'evento? Secondo il bando, l'onere spetta a chi posizionerà le bancarelle (compresi i Tredicine) davanti alla Fontana dei Quattro fiumi. Con la direttiva-Gabrielli, arrivata dopo i fatti di piazza San Carlo a Torino, i costi previsti salgono. Nulla potrà essere lasciato al caso. La stima è di 400-500mila euro a carico degli ambulanti, che hanno fatto già sapere di non volerne sapere. La festa balla. E così ecco che il Campidoglio è pronto a rivedere il preventivo. La giunta Raggi, in poche parole, proverà a rifare i conti, per abbassare così il quantum del piano. Uno sconto ai titolari delle bancarelle? Tecnicamente sarà un livellamento, ma nei fatti sì. La prima stima è destinata a scendere. Ammesso che poi il piano riceva il via libera. Il tempo stringe. E Raggi si trova tra due fuochi: da una parte non può far saltare la festa, dall'altra non può nemmeno indietreggiare sulle spese tutte a carico degli ambulanti, soprattutto dopo le uscite di Meloni. La mediazione politica, da vedere tecnicamente, consiste nella revisione delle voci di spesa. In giunta oggi pomeriggio si parlerà di questo. Ma sarà, soprattutto, anche il primo incontro tra Meloni, la sindaca e il resto degli assessori dopo questi giorni scoppiettanti. Prima pieni di ira, poi seguiti da balbettanti dichiarazioni all'insegna del «è stato solo un incidente di percorso, andiamo avanti».

L'USCITA
L'uscita di Meloni dalla giunta è segnata. Ma non sarà uno strappo violento (stile Minenna, Berdini, Muraro, Mazzillo). Per lui si adotterà il metodo Colomban. Un addio assistito, con sorrisi di circostanza e doppie dichiarazioni, magari con una conferenza stampa di saluto con tanto di annuncio del successore. La grillina è pronta a spiegare che, va bene l'uscita sui Tredicine, ma in fin dei conti il «buon Adriano» era stanco, non ce la faceva più a far su e giù Roma-Milano come un Freccia Rossa vivente, e poi certo gli accordi segretissimi, è pronta svelare la pentastellata, erano questi: staremo insieme solo un po'. Insomma, ciao ma rimaniamo amici. L'operazione - se reggerà e non ci saranno nuove voci dal sen fuggite - scatterà tra Natale e la Befana. Passata la festa, gabbato l'assessore? Probabilmente sì. Ma in maniera del tutto consensuale. Anche perché «l'Adriano» - come lo chiamano i suoi amici del fronte nordista del M5S che fa base in via Morone, sede della Casaleggio associati - in questi giorni di chat mute e telefoni squillati a vuoto ha avvisato chi di dovere. E in molti, lassù al Nord, lo hanno capito, gli hanno dato ragione, lo hanno consolato: «Uè, Roma è un gran caos: fai bene a volertene andare». Frasi che ascoltò e fece proprie anche Massimo Colomban, l'imprenditore trevigiano passato da qui per occuparsi delle partecipate e uscito di scena a ottobre. D'altronde, il clima intorno a Meloni è rovente. Anzi, l'assessore è circondato. Ieri Andrea Coia in un «postverità» su Facebook lo ha chiamato «Pinocchio», e il giorno prima gli ha scritto che era pronto a querelarlo. Questa mattina, prima della giunta pomeridiana, è in programma la commissione trasparenza, convocata dal presidente Marco Palumbo, proprio sulla Befana. Invitati Coia e Meloni. Se si presenteranno, sono consigliati i pop-corn.

© RIPRODUZIONE RISERVATA