Roma, Natale al risparmio: le vie dello shopping senza gli addobbi

Roma, Natale al risparmio: le vie dello shopping senza gli addobbi
di Laura Larcan e Camilla Mozzetti
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Lunedì 28 Novembre 2016, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 09:45

Da via Cola di Rienzo a via Tiburtina, sono molte le strade dello shopping romano - anche di periferia - che quest'anno rischiano di perdere le tradizionali luminarie natalizie. Complice la crisi economica ma anche l'assenza di contributi pubblici. Sono gli esercenti, del resto, che ogni anno provvedono ad abbellire i quartieri della città in occasione delle feste. «Finché venivano in soccorso sponsor privati - analizza Massimiliano De Toma, presidente della Federmoda Roma e Lazio della Confcommercio - o il Comune partecipava alle spese, le luminarie sono sempre state garantite ma quest'anno va diversamente». Finora restano in bilico gli allestimenti in zone centrali, come via Cola di Rienzo, ma anche in quadranti periferici: da Tor Pignattara a Tor Sapienza fino a Casal Bruciato e Centocelle. Nel 2014 l'assessorato alle Attività produttive recuperò dei fondi inutilizzati al dipartimento Turismo: ogni municipio poté contare su circa 5mila euro. Quest'anno, invece, nessun contributo dal Campidoglio. Inoltre, la Camera di Commercio, che in occasione di ogni Natale recuperava circa 300mila euro per le illuminazioni, non ha ancora previsto nessun finanziamento. «Ci impegneremo a erogarlo», la promessa del vicepresidente dell'ente camerale, Valter Giammaria. Ma ad oggi è tutto fermo. Tuttavia in alcune zone della Capitale proprio i negozianti hanno tirato la cinta. In viale Europa (zona Eur) più di 40 commercianti - sui 75 presenti nella strada - hanno realizzato un progetto di luminarie costato circa 20mila euro che sarà acceso l'8 dicembre. In via Ugo Ojetti (III municipio) le luminarie si sono accese grazie al contributo di Acea, mentre «L'associazione Amici di Porta Pia del II municipio - spiega il presidente Paolo Peroso - ha raccolto i contributi (circa 16mila euro) di 160 commercianti allestendo non senza fatica luminarie in via Ancona, via Bergamo o via Messina».

IL BANDO SCADUTO
Anche il rione Trastevere rischia di rimanere senza gli addobbi di Natale. Motivo? Un nuovo sistema per il nullaosta, pratiche farraginose e tempi scaduti (il 14 novembre). Gli esercenti di ciascun vicolo e piazzetta dello storico quartiere, infatti, si sarebbero dovuti costituire come associazione di Via (almeno 4 persone a indirizzo, con tanto di documento sottoscritto) per essere autorizzati. Un eccesso di zelo da «amministrazione trasparente» che, seppur con buoni propositi, mal si concilia con una realtà stradale complessa come quella di Trastevere, con un groviglio medievale e folcloristico di stradine. La questione ruota tutta intorno al nuovo sistema del I Municipio, inaugurato quest'anno. Come racconta Dina Nascetti del comitato Vivere Trastevere, per ottenere il permesso sulle luminarie dagli uffici di via della Greca, cittadini e negozianti devono costituirsi come associazione o comitato di Via, pena multe e rimozioni dei manufatti. «Fino all'anno scorso gli esercenti di varie strade si mettevano d'accordo, dividendo le spese, per organizzare l'allestimento - denuncia Nascetti - Il nuovo sistema non è stato comunicato per tempo, e le richieste sono assurde. Secondo il Municipio, dovrebbero costituirsi il comitato di via del Moro, quello di vicolo del Cinque, uno di via della Lungaretta, uno di piazza Trilussa? Impossibile a Trastevere. E ormai i tempi sono scaduti».