La notte bianca del museo ebraico dopo l'attentato di Bruxelles: «Noi non abbiamo paura»

(Foto Paolo Caprioli - Toiati)
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Lunedì 26 Maggio 2014, 23:03 - Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 10:06

​Noi non abbiamo paura. Arriva forte e chiaro il messaggio lanciato dalla comunit ebraica di Roma, alla vigilia del viaggio di domani a Bruxelles per abbracciare la comunit belga, sconvolta dall'attentato dei giorni scorsi nel museo ebraico della capitale. «Ci auguriamo che anche il premier Renzi, che sarà proprio a Bruxelles - è l'appello del presidente Riccardo Pacifici - possa trovate qualche minuto libero per raggiungerci al museo». «È il momento di dimostrare a queste canaglie, a questi assassini, che non abbiamo paura, non ci intimidiscono - continua Pacifici - Marceremo tutti insieme e li porteremo in galera».

Ed è proprio dal museo ebraico di Roma che è partita oggi una prima iniziativa di solidarietà alla comunità belga, con l'apertura straordinaria della struttura fino a mezzanotte. Tante, tantissime, le persone in fila al ghetto, nel cuore della Capitale. Giovani, anziani, famiglie e bambini, tutti in attesa di poter conoscere le tradizioni della cultura ebraica e lanciare un messaggio di solidarietà alle vittime di Bruxelles.

All'iniziativa hanno preso parte anche gli ambasciatori di Belgio ed Israele, Vincent Martens de Wilmars e Naor Gilon, accompagnati tra ornamenti e cimeli della cultura ebraica dal presidente Pacifici e dal rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni. All'ingresso del museo, appoggiato sul bancone del ricevimento c'è un mazzo di fiori bianchi inviato dal circolo «centro storico» del Partito Democratico per «essere fraternamente vicino alla comunità ebraica». Tra i corridoi e le teche del museo c'è anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e - in rappresentanza del Comune di Roma - l'assessore ai lavori pubblici, Paolo Masini. Ad esprimere la loro solidarietà anche il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, ed il leader di Sel, Nichi Vendola. «Ci troviamo in un luogo della cultura - dice Zingaretti - per dare una risposta ferma e netta all'odio, alla violenza, all'ignoranza e al disprezzo nei confronti dell'altro. Cultura è anche conoscenza e rispetto dell'altro. Questa iniziativa lancia anche un altro messaggio: nessuno si illuda, in ogni angolo d'Europa e del mondo chi viene colpito, umiliato, offeso o ucciso perchè vittima dell'ignoranza, del razzismo, dell'antisemitismo, avrà su di sè gli occhi del mondo».

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