Riapre le porte il museo egizio di Roma: tornano a splendere i tesori di Tutankhamon

Riapre le porte il museo egizio di Roma: tornano a splendere i tesori di Tutankhamon
di Elena Panarella
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Lunedì 27 Ottobre 2014, 16:40 - Ultimo aggiornamento: 16:44
Luxor, Valle dei Re, 26 novembre 1922. «Fra il profondo silenzio, la pesante lastra si sollevò. La luce brillò nel sarcofago. Ci sfuggì dalle labbra un grido di meraviglia, tanto splendida era la vista che si presentò ai nostri occhi: l’effige d’oro del giovane re fanciullo». Così il grande archeologo britannico Howard Carter descrisse in seguito l’incredibile emozione di quel momento magico: l’apertura ufficiale della porta d’ingresso alla camera funeraria della tomba di Tutankhamon. Da quel giorno, la figura del giovane faraone rimase per sempre avvolta da un alone di mistero. Come annunciavano le iscrizioni funerarie dell’antico Egitto, Carter e Lord Carnavon avevano fatto rivivere Tutankhamon pronunciando il suo nome... E ora nel cuore di Villa Borghese sarà possibile ammirare la riproduzione della tomba (e i suoi tesori) del famoso faraone Tutankhamon, compresa la bellissima maschera d’oro. Una mostra voluta dalla direttrice, Gihane Zaki, la prima archeologa e la prima donna dopo più di ottant’anni anni alla guida dell’Accademia dal 2012. L’inaugurazione della mostra ci sarà domani pomeriggio (28 ottobre) nella splendida cornice dell’Accademia d’Egitto, a Villa Borghese, alla presenza del ministro della cultura egiziano Gaber Asfour. Riapre così a tutti gli effetti il museo egizio di Roma.



L’AMBASCIATORE HELMY

Primi passi verso l’Anno dell’Egitto in Italia che sarà celebrato nel 2015 a quello dell’Italia in Egitto che si terrà nel 2016. La collaborazione nel campo della cultura tra Roma e Il Cairo ha ancora ampi spazi. A testimoniarlo proprio l’imminente visita del ministro Asfour che domani incontrerà il ministro Dario Franceschini. Sul tavolo, spiega l’ambasciatore d’Egitto in Italia, Amr Helmy, la preparazione di un Memorandum d’intesa tra i due Paesi e la preparazione delle iniziative relative ai prossimi due anni che vedranno coinvolta la cultura in tutte le sue declinazioni, con una serie di eventi, incontri, mostre, seminari. «Il nostro intento - sottolinea Helmy - è quello di presentare al pubblico italiano l’Egitto antico, ma anche quello moderno, con i suoi artisti, scrittori contemporanei e la sua società. Dalla cultura all’economia». Il 17 novembre sempre nella Capitale - aggiunge l’ambasciatore - si terrà l’Italian-Egyptian Business Council. A guidare la folta delegazione di imprenditori egiziani, sarà il ministro dell'Industria e del Commercio estero, Mounir Abdel Noor. «Siamo convinti - sostiene Helmy - che per le imprese italiane ci siano grandi possibilità sia nei progetti legati alle infrastrutture, come il raddoppio del Canale di Suez (per il quale alcune aziende italiane hanno già manifestato il proprio interesse), alle energie rinnovabili e all’agroindustria».



AL VITTORIANO

Il 30 ottobre sarà poi aperta, presso il Salone Centrale del Vittoriano, la mostra dedicata all'Egitto, alla presenza dell'assessore alla Roma Produttiva Marta Leonori e del Ministro egiziano Asfour, che resterà aperta fino al 16 novembre. Le opere esposte nel museo fino allo scorso maggio erano veri e propri gioielli che ben riflettevano lo sviluppo della civiltà egiziana attraverso tutti i periodi: dal faraonico a quello islamico passando per l’arte greco-romana e copta. Tra i reperti, la corona interamente realizzata in foglie d'oro di epoca greco-romana, la stele di Horus sul coccodrillo e la rarissima, se non l’unica, scultura del dio Osiride mummiforme assimilato al dio coccodrillo Sobek che esce dall’acqua. E ancora, la statua del faraone Chefren, un papiro del Libro dei Morti, un’icona della Vergine Maria con Gesù Bambino, lino dipinto su legno, e un Corano del periodo Mamelucco. E oggi ripartirà da Tutankhamon.
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