Roma, multe: stangata da gennaio. Più incassi per 34 milioni

Roma, multe: stangata da gennaio. Più incassi per 34 milioni
di Giuseppe Gioffreda
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Giovedì 30 Novembre 2017, 07:54 - Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 12:28
Allo scoccare della mezzanotte di Capodanno 2018, scatenate l'inferno: più 50% di multe con gli autovelox, più 21,5% di verbali staccati per violazione del codice della strada e dei divieti comunali, più 11% di contravvenzioni dagli ausiliari del traffico. Automobilisti indisciplinati, esercenti e clienti amanti della movida senza regole, abusivi cronici, turisti poco attenti al rispetto del decoro della Capitale sono avvertiti: nel corso del prossimo anno incappare in una contravvenzione sulle strade della Capitale sarà più facile che nel recente passato. Il Campidoglio infatti intende incassare dal mare magnum delle multe una cifra intorno ai 206 milioni di euro: 34 in più (il 20%) dei 172 che aveva messo a bilancio nel 2017. Le cifre della imminente stangata sono messe nero su bianco in una delibera, propedeutica al previsionale, licenziata dalla giunta la scorsa settimana.

Gli obiettivi di cassa per il 2018 sono precisi. Dalle ammende per violazioni del codice della strada (semafori, Ztl, sosta selvaggia, autovelox), dei regolamenti comunali e delle ordinanze del sindaco (centurioni, tutela delle fontane, movida, tavolino selvaggio) e delle norme anti-abusivismo le entrate previste sono 175 milioni: quasi 500mila euro di multe al giorno. Vale a dire 31 milioni in più rispetto al 2017. In particolare gli autovelox dovranno lavorare con maggiore lena da gennaio in poi: da chi non rispetta i limiti di velocità sulle strade di Roma l'amministrazione si aspetta di incassare nell'arco di tutto il 2018 almeno 15 milioni, 5 in più rispetto a quelli preventivati per l'anno che va a chiudersi. E anche gli ausiliari del traffico dovranno garantire al bilancio maggiori introiti per 3 milioni nel corso del prossimo anno: dai verbali per uso scorretto di corsie preferenziali e strisce blu le entrate attese sono di 31 milioni.

I MEZZI
Come raggiungere gli obiettivi? A capirlo può servire il Dup, il documento unico di programmazione 2018-2020, anch'esso approvato in giunta in concomitanza con l'ok al bilancio previsionale. Tra gli obiettivi operativi stabiliti per il corpo di polizia locale c'è quello dell'incremento quantitativo (nell'ordine del 5%) dei controlli «realizzati ai sensi del codice della strada e delle ordinanze sindacali rispetto all'annualità 2017» con l'utilizzo di apparecchiature elettroniche: dagli autovelox agli etilometri, dallo street control agli smartphone.

Una mano in questo senso darà anche l'attuazione del nuovo regolamento di polizia urbana che renderà permanenti molti divieti - e relative multe - fino ad oggi legati a temporanee ordinanze sindacali (vedi centurioni e movida oggi scadute). E anche la riassegnazione del bando per il servizio di rimozione anti sosta selvaggia (previsto per fine febbraio). Un altro 5% di controlli in più sono anche richiesti ai vigili nel «contrasto dell'attività commerciale abusiva esercitata in area pubblica e in sede fissa».

IL RIUTILIZZO
Insieme ai 206 milioni di multe di multe complessive fresche, ossia staccate nel corso dell'anno, il Campidoglio conta di recuperare anche 47 milioni di arretrati, ossia contravvenzioni fatte negli anni precedenti e mai pagate. Totale 253 milioni di incassi. Come vuole la legge una fetta consistente di questi denari deve essere reinvestita per finanziare la spesa corrente per la manutenzione stradale, il potenziamento della segnaletica, l'acquisto di mezzi e attrezzature per i vigili, il miglioramento della sicurezza stradale. Al netto di circa metà della somma complessiva accantonata nel fondo di svalutazione crediti, restano spendibili per tutte queste finalità circa 127 milioni di euro. Postilla. Il Campidoglio è consapevole delle difficoltà di riscossione dell'ente, a più riprese stigmatizzata dagli organi di revisione contabile: tanto che per il 2018 ha abbattuto la cifra stimata alla voce arretrati: rispetto all'anno che volge al termine, infatti, sono stati messi a bilancio quasi 130 milioni in meno da recuperare di vecchie multe che non sono state pagate a tempo debito.
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