Movida a Testaccio, rivolta dei residenti: «Troppo traffico e inquinamento acustico, abbiamo problemi di sicurezza»

Movida a Testaccio, rivolta dei residenti: «Troppo traffico e inquinamento acustico, abbiamo problemi di sicurezza»
di Lorenzo De Cicco
3 Minuti di Lettura
Domenica 13 Luglio 2014, 02:08 - Ultimo aggiornamento: 14 Luglio, 17:08
Dotare la polizia municipale dei rilevatori di decibel per contrastare gli schiamazzi della movida. A chiederlo i residenti di Testaccio e i vigili urbani, che oggi non possono elevare sanzioni ai fracassoni senza l’intervento degli ispettori dell’Arpa, l’agenzia regionale incaricata di effettuare le misurazioni notturne, che però opera con orari d’ufficio e quindi dopo le 18 non risponde mai alle segnalazioni che arrivano dagli agenti e dagli abitanti.



La richiesta di affidare i rilevamenti direttamente alla polizia locale arriva ora anche dalla Commissione Sicurezza del I Municipio, che dopo avere ascoltato gli abitanti della zona chiede un «incontro urgente al sindaco Marino per contenere gli effetti negativi e garantire il diritto al riposo e alla sicurezza dei cittadini» in area ex Mattatoio e in tutta la zona limitrofa al Monte dei Cocci.



«I residenti di Testaccio - scrivono in una lettera al sindaco i capigruppo della maggioranza in I Municipio, Tommaso Giuntella (Pd) e Mauro Cioffari (Sel) - da anni subiscono gli effetti negativi della movida: dall’inquinamento acustico, all’aumento del traffico, ai notevoli e preoccupanti problemi di sicurezza. Ora il Comune si impegni ad adottare tutte le misure indispensabili a contenere le conseguenze negative di queste manifestazioni».



NIENTE MULTE

In cima alla lista dei provvedimenti c’è proprio la possibilità di affidare direttamente ai vigili le misurazioni anti-rumore. L’unico modo per far scattare le sanzioni nei confronti di chi non rispetta i limiti. «Senza rilevatori per noi è molto difficile far osservare le normative», ammette Luigi Marucci, segretario dell’Organizzazione sindacale della polizia locale.



«Oggi di fatto possiamo solo sospendere alcune attività, quando “a orecchio” ci rendiamo conto che le soglie non sono state rispettate. Ma senza i rilevamenti dell’Arpa non siamo in grado di far scattare le sanzioni e quindi di punire i fracassoni. Per ridurre i disagi poi nelle zone della movida bisognerebbe raddoppiare il numero degli agenti destinati ai controlli, almeno il venerdì e il sabato sera».



TURISTI IN FUGA

Degli schiamazzi si lamentano anche ristoratori e albergatori della zona. «Molti clienti – denuncia il gestore di un hotel – raccontano del frastuono che li ha tenuti svegli tutta la notte su Trip Advisor o su altri portali di recensioni. E mettono in fuga gli altri turisti. Nelle ultime settimane ci sono arrivate diverse chiamate di disdetta proprio per questo motivo».



«Le prenotazioni annullate per i disagi della movida sono all’ordine del giorno nei quartieri di Testaccio, Trastevere e Campo de Fiori – sottolinea Andrea Costanzo, presidente della Fiavet, la federazione delle imprese turistiche di Roma – le regole vanno fatte rispettare subito».



In attesa dell’incontro con Marino, i residenti per il momento incassano l’apertura dell’assessore al Commercio Marta Leonori. I rilevamenti fatti dai vigili, dice, potrebbero essere effettuati «sfruttando le nuove tecnologie. Dopo adeguate verifiche tecniche gli agenti potrebbero utilizzare anche una App per smartphone».



I LOCALI STORICI

A protestare sono anche i gestori dei locali storici del quartiere. L'associazione “Testaccio 06”,che rappresenta sul territorio moltissimi locali, ristoranti ,discoteche e pub, lamenta «l'aumento del traffico a causa di alcuni cantieri attivati in zona e la chiusura per manutenzione del Ponte ferroviario di via di porto fluviale». Mentre sul fronte dei decibel impazziti precisano: «In questo periodo sono state autorizzate manifestazioni che vengono effettuate a ridosso dell'università Roma 3, dove vengono effettuati all'aperto concerti e discoteche».
© RIPRODUZIONE RISERVATA