Roma, a scuola manca l'assistenza ai disabili. Appello ai genitori: «Teneteli a casa»

Roma, a scuola manca l'assistenza ai disabili. Appello ai genitori: «Teneteli a casa»
di Raffaella Troili
3 Minuti di Lettura
Domenica 9 Ottobre 2016, 09:19 - Ultimo aggiornamento: 10:48
Bambini con handicap, è emergenza sostegno. Invece di spianar loro la strada, tutto rema contro, tra pochi insegnanti che si fanno in otto e ragazzini più fragili lasciati senza l'aiuto che meriterebbero.


A tal punto che nella Montessori di Montesacro, ai genitori dei piccoli disabili o con ritardi, è stato chiesto quando è possibile di prenderli prima. Inquietante. L'opposto del moto spontaneo che ha suscitato l'invito. «Allora anche i nostri figli usciranno in anticipo». La solidarietà che non ti aspetti, quella che spiazza, va dritta al cuore.

Così i genitori dell'elementare statale di viale Adriatico si sono stretti alle famiglie coinvolte, a loro si sono uniti altri delle medie del quartiere. «Ad ogni famiglia con bambino disabile - spiega Antonella Clemente, che ha una figlia di 9 anni con ritardo psicomotorio e porta apparecchi acustici - è stato chiesto di uscire anticipatamente, perché la scuola ha subito tagli degli insegnanti di sostegno e degli Aec, le maestre non riescono più a gestire la situazione, il disagio ricade su tutta la classe, con nervosismi vari». I bambini con problemi sono 31, altri sono alle medie. «Potete tenerli a casa o prenderli prima? La scuola ci ha chiesto collaborazione, più ci penso e più mi sembra lesivo del diritto allo studio e discriminatorio nei confronti di piccoli già in difficoltà. Ma la cosa che mi scalda è l'indignazione generale degli altri genitori».

Solo nella Montessori, ci sono 31 bambini che necessitano di insegnanti di sostegno e 14 hanno bisogno di un assistente educativo e culturale. Fino a lunedì scorso c'erano solo 4 Aec. Alla notizia che la scuola era costretta a suggerire un'uscita anticipata per i disabili, il passa parola non si è trasformato in furba indifferenza. «Ma non esiste, allora lo porto via anche io, mi hanno detto in tante». Per martedì 11 ottobre alle 14 hanno organizzato un'uscita solidale.

LA SOLIDARIETÀ
«Un'uscita anticipata, alle 14,20 di tutti i bambini - dice un volantino - per esprimere il disagio e l'indignazione di tutta la comunità scolastica per il ritardo del Ministero nella copertura delle ore di sostegno e per la drastica riduzione di quelle di assistenza Aec del Comune. Guardiamo con allarme alla soluzione che le scuole sono costrette a prendere. Ricordate di indicare sul permesso la ragione Uscita solidale sostegno e Aec. Quel giorno tutti indosseranno magliette, c'è scritto: Se esce uno, usciamo tutti.

«Non ce l'abbiamo con la scuola, ma con le esigue risorse messe in campo da Ministero e Comune», precisa su Fb Nadia Battistini, a nome dei genitori in consiglio d'istituto. Disservizio che si estende a molte altre scuole. I minori con handicap sono 3.700, gli Aec 2.200, «criticità ci sono state in II e III Municipio, le ore a disposizione dei disabili erano scese a 5» spiega Stefano Sabato, delegato sindacale Fp Cgil Roma e Lazio e aec. Un avvio traumatico, le scuole stanno cercando risorse, ogni Municipio si regola autonomamente con propri bandi e sensibilità.

«Forti criticità restano nel quadrante ovest, IX, XI e XIV Municipio, so che nel I hanno vinto cooperative con un ribasso sostanzioso, nel VII hanno avuto l'idea di fare i bandi su 6 lotti, ci saranno tanti gestori differenti e costi maggiori. La carenza di aec è una vergogna storica, non è mai stata una priorità delle amministrazioni. Ma il problema serio anche alla Montessori è la mancanza di insegnanti di sostegno».

Anche il modo in cui vengono gestiti da Asl e servizi sociali: i bambini meno problematici ottengono meno ore di aiuto, quando bisognerebbe investire su di loro. «Il diritto allo studio non si può rimandare, è qui e oggi, passa tempo prezioso mentre l'amministrazione trova fondi».

Triste balletto, coperta sempre corta, desolante se si parla di insegnanti di sostegno: «Invece di stare vicino al bambino in carrozzina spesso deve tenere a bada il ragazzino vivace». Le graduatorie dei docenti con titolo sono esaurite, le abilitazioni mai più attivate: si attinge dalle graduatorie dei precari personale non qualificato, di solito l'insegnante di educazione fisica e musica. Se va bene il rapporto è di un docente per tre bambini.