Roma, molesta bimba sul bus: 42enne condannato

Roma, molesta bimba sul bus: 42enne condannato
di Paolo Tripaldi
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Giovedì 10 Marzo 2016, 08:56 - Ultimo aggiornamento: 18:29

Aveva molestato una bambina di 10 anni a bordo di un autobus in pieno centro storico e poi colpito a pugni la madre intervenuta per difendere la piccola nell'indifferenza degli altri passeggeri.
Per questo Carmelo M., quarantaduenne di origine siciliana, è stato condannato al termine del giudizio abbreviato a 2 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione dal gup Fabio Mostarda.
Tutto è successo in pochi minuti la sera del 3 luglio scorso a bordo dell'autobus 492 tra via del Tritone e via Barberini e, nonostante l'aggressione a calci e pugni da parte del quarantaduenne, nessuno dei passeggeri è intervenuto.
La bambina vittima della molestia si trovava in compagnia dei suoi due fratelli, tutti minorenni, e della madre con i quali aveva appena trascorso una serata passeggiando tra le vie del centro.L'uomo è salito a bordo dell'autobus in via del Tritone dalla porta anteriore ed ha chiesto più volte all'autista se il mezzo fosse diretto alla Stazione Termini lasciando intuire che aveva bevuto qualche bicchiere di alcool di troppo.

LE BOTTE
Si è quindi fermato vicino alla bambina di 10 anni che si trovava sul primo sedile dietro la cabina dell'autista toccando più volte con il proprio corpo quello della piccola e accarezzandola.
Una scena che ha provocato l'immediato intervento della madre della bambina che, urlando, ha tentato di allontanare l'uomo e si è poi frapposta per evitare che riuscisse ancora a toccarla. Da qui la reazione del quarantaduenne che ha iniziato a colpire la donna con pugni e schiaffi fino a dare un colpo anche in faccia alla bambina.
 
Un'aggressione che l'autista del bus, dopo aver bloccato il mezzo in via Barberini, ha tentato di mettere fine immobilizzando per le braccia l'uomo che, nonostante la forte presa, ha continuato a colpire la donna a calci.

L'ALLARME
All'apertura delle porte tutti i passeggeri, che fino a quel momento non si erano mossi dai loro posti, sono scesi dall'autobus compreso il quarantaduenne che sperava di fuggire come se nulla fosse capitato. L'autista ha dato l'allarme al 112 mentre la donna ha tentato di non perderlo di vista. Una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia Roma Centro, giunta poco dopo, ha visto l'uomo fuggire e salire a bordo di un altro autobus dove, infine, è stato arrestato mentre tentava di passare inosservato tra altri passeggeri.

LE FERITE
La disavventura è poi finita in ospedale dove sia la donna che la figlia sono state medicate per le ferite. La piccola al Bambino Gesù, per il pugno sul naso guarito in pochi giorni. Più gravi le ferite della madre: ecchimosi e contusioni sul volto, braccia e spalle. Nel corso del processo l'uomo, difeso dall'avvocato Annalisa Montano, ha sostenuto che la molestia è stata frutto solo di un gesto involontario. «È stato un gesto involontario - ha detto il difensore - ma purtroppo il giudice nonostante le richieste, sia dell'accusa che della difesa, non ha ritenuto di accogliere il riconoscimento dell'attenuante della minore gravità prevista dall'articolo 609 bis».
 
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