Roma, sonnifero nello yogurt, a 80 anni tenta di avvelenare la moglie

Roma, sonnifero nello yogurt, a 80 anni tenta di avvelenare la moglie
di Paolo Tripaldi
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Sabato 12 Marzo 2016, 09:18 - Ultimo aggiornamento: 09:19

Ha tentato di avvelenare la moglie, con la quale viveva da tempo da separato in casa, mettendo diverse gocce di un potente sonnifero in un vasetto di yogurt. Una vicenda inquietante che ha avuto il suo esito nelle aule del tribunale dove l'uomo, Salvatore E., pensionato, ottantenne, è stato condannato a 10 mesi di reclusione al termine del processo davanti al giudice monocratico. La donna, 55 anni, aveva avuto come conseguenza una grave intossicazione tanto da aver dovuto ricorrere alle cure mediche in ospedale dove aveva scoperto di aver ingerito una sostanza a base di benzodiazepine.
La coppia, entrambi i coniugi al secondo matrimonio, era da tempo in crisi con continui litigi che, fino al settembre del 2013, erano stati solo verbali. Poi l'episodio del sonnifero nello yogurt: la donna, sconcertata, dopo una ammissione di colpa da parte dell'anziano coniuge, aveva abbandonato la casa. In un primo momento aveva deciso di non denunciare l'accaduto e proseguire solo con una causa di separazione ma poi aveva ricevuto un messaggio minaccioso che le ha fatto temere davvero il peggio.

IL MESSAGGINO
«Mi ha scritto un sms al cellulare - ha raccontato in aula la donna nel corso del processo - dicendo di aver capito perché un uomo arriva a commettere un femminicidio». Davanti al giudice monocratico, Anna Maria Pazienza, la donna ha spiegato, inoltre, che lei non aveva mai assunto dei sonniferi o sostanze contro l'ansia a base di benzodiazepine e per questo, quando in ospedale ha scoperto di aver avuto una intossicazione di quel tipo, aveva pensato subito al marito che era l'unico a prenderle saltuariamente e ne custodiva un flaconcino in un armadietto del bagno. Circostanza, questa, che è stata confermata nel corso del procedimento anche da altri testimoni, amici e conoscenti della coppia.
 

LA CONFERMA
Le spiegazioni, d'altra parte, le aveva già fornite l'anziano coniuge che aveva candidamente ammesso, nel corso dell'ennesima discussione, di averle messo di nascosto diverse gocce di benzodiazepine nel vasetto di yogurt che la donna prendeva solitamente ogni mattina. Forse voleva solo stordirla. Forse c'erano altre intenzioni. Il figlio della vittima, avuto dalla donna da un precedente matrimonio, ha raccontato in aula del clima di tensione e dei continui litigi che segnavano da tempo la vita della coppia. Dopo l'intossicazione da sonnifero, la madre si era presentata nell'abitazione del ragazzo per raccontare quello che era successo e chiedere un consiglio su come comportarsi. Vedendo la paura e lo stato di agitazione della mamma, il giovane le aveva detto di lasciare subito il marito e di non fare più rientro a casa.
Il giudice monocratico Pazienza ha accolto le richieste del pubblico ministero, Giuseppe Olivo, e ha condannato a 10 mesi di reclusione senza concedere la sospensione della pena proprio per la gravità dell'episodio. L'uomo è stato condannato anche a pagare 10 mila euro per i danni subiti dalla vittima. La condanna è stata comminata per la somministrazione di sostanze psicotrope e per le lesioni da intossicazione subite dalla consorte.