Roma, migranti: ne arrivano altri 800. Dal centro all'Aurelio caccia a nuovi siti

Roma, migranti: ne arrivano altri 800. Dal centro all'Aurelio caccia a nuovi siti
di Simone Canettieri
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Venerdì 19 Gennaio 2018, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 16:30
Si partirà dal centro storico e dall'Aurelio. Con una premessa: niente donne e bambini. Dovranno essere solo «uomini adulti singoli», come recita in maniera esplicita il bando. In tutto saranno 784 i nuovi migranti richiedenti asilo che saranno ospitati negli Sprar della Capitale. Il loro arrivo è previsto per l'estate. Nei giorni scorsi, il Campidoglio ha pubblicato la nuova gara per l'accoglienza, la seconda parte del primo lotto deciso dal Comune e dal Viminale.

L'obiettivo dell'amministrazione è di arrivare a quota 2.768 persone ospitate a Roma. Adesso c'è tempo sei mesi per le associazioni di volontariato e di cooperazione affinché presentino le offerte. Nelle regole messe nero su bianco dal dipartimento dei Servizi sociali si specifica che «i centri collettivi non dovranno comunque superare 60 posti».
Non solo: «È preferita l'attivazione di progetti in appartamenti (massimo 10 posti), secondo quanto previsto dal Piano Nazionale d'Integrazione per i titolari di Protezione Internazionale». Ci sono anche alcune prescrizioni: i centri collettivi al di sopra dei 10 accolti (gruppo appartamento) non potranno ricadere nell'area territoriale del VI Municipio, Tor Bella Monaca, «già gravato dalla presenza di numerosi altri centri Sprar». L'importo complessivo del contributo presunto per il periodo di 18 mesi è pari 14.311.332 euro.

Resta da capire dove andranno i quasi ottocento migranti a cui il Campidoglio sta aprendo le porte. La linea del M5S è quella dell'accoglienza diffusa: non caricare troppo le periferie e spalmare i centri un po' ovunque. Recita infatti sempre la delibera che «verrà considerata premiante l'attivazione di strutture presso i Municipi in cui non siano presenti o sia ridotta la presenza di altri centri di accoglienza, con l'intento di ridurre l'impatto sul territorio cittadino».

LA MAPPA
L'ultima ridistribuzione di migranti, numeri alla mano, ha tenuto fuori dalla partita dell'ospitalità interi municipi, centrali e semiperiferici. È il caso del II municipio (Parioli-San Lorenzo) che nelle logiche di equità del M5S potrebbe iniziare a ospitare piccoli numeri di richiedenti asilo. Stesso discorso per il municipio XI, Portuense-Magliana, che al momento risulta a quota 0. Così come il XIII, quello dell'Aurelio. In queste tre porzioni della Capitale, piccole-medie città nella città, potrebbero spuntare di nuovo gli Sprar.

Certo, a dettare i giochi saranno le domande di chi si presenterà a questo bando, ma l'amministrazione terrà conto appunto della situazione esistente. E se i municipi a «quota 0» sono pressoché destinati a nuove strutture, un discorso simile toccherà a tutte quelle zone che sono uscite dalla prima redistribuzione senza troppi migranti. E qui si ritorna al centro storico (dove al momento sono ospitate solo 20 persone), ma anche al X, quello di Ostia, che si è visto arrivare 50 migranti nella zona di Acilia.

La mappatura di Roma vede abbastanza scarica anche la zona Nord. Nel municipio XIV sono, per ora, solo 37 le persone ospitate all'interno dei programmi voluti dal Viminale con il placet del Comune. Poco meno - 30 per la precisione - nel XV. Chi presenterà le proposte terrà conto della mappatura attuale e soprattutto delle linee guida politiche della giunta Raggi. La sindaca allo stesso tempo ha però sempre specificato che superata la quota di 2.768 non ci saranno nuovi arrivi.

LA TRATTATIVA
Anzi, il Comune chiede da tempo un abbassamento delle quote in virtù di tutti i migranti non censiti che transitano nella Capitale. Una zona grigia quantificabile in circa 10mila persone, fuori dai radar dell'amministrazione comunale, che vivono in condizioni di clandestinità nei pressi delle principali stazioni ferroviarie e della metropolitana ma anche nei palazzi occupati (nell'eterna attesa che siano sgomberati).
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