Allarme rosso, allarme viola: quando
​il meteo confonde anche gli esperti

Allarme rosso, allarme viola: quando ​il meteo confonde anche gli esperti
di Nino Cirillo
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Giovedì 6 Novembre 2014, 17:26 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 10:33
Non si scherza così con i colori. Non si può annunciare per giorni e giorni che avremmo avuto un «allarme rosso» su tutta Italia, Roma compresa -e quindi un allarme per «maltempo di forte intensità»-, per poi scoprire, di buon mattino, davanti alla prima tazza di caffè, che ci aspetta nel altra giornata, che si tratta di un «allarme viola». Eppure è accaduto.



E’ accaduto che Mauro Grassi, direttore della struttura di missioni contro il dissesto idrogeologico di Palazzo Chigi, intervistato su RadioUno parlasse di «allarme rosso e addirittura viola in alcune parti d’Italia come Roma». Viola come i parametri della Quaresima, viola come la Fiorentina, viola come la jella, almeno per chi ci crede.



Ma in termini strettamente meteorologici cosa voleva dire? Lo si è capito solo un paio d’ore dopo, quando Mauro Grassi è stato costretto a tornare sull’argomento dettando alle agenzie spiegazioni illuminanti: «L’allerta a Roma e in altre zone d’Italia è rossa, come indicano le scale della Protezione civile, ed è più che sufficiente... L’allarme viola non esiste sulle scale ufficiali, ma viene indicato da una società privata di meteorologia che ho consultato prima di venire in diretta radiofonica. La società utilizza le tre scale ufficiali scindendole in sei diversi colori. L’allerta rossa viene così divisa in rosso e viola, che indica una maggiore intensità dei fenomeni». Che dire? Benedetta la precisazione.



Siamo andati anche a verificare e qualsiasi sito non ufficiale si consulti, è davvero così: gli allarmi non sono solo verde, giallo e rosso, ma fra un colore e l’altro ci sono il verde scuro, l’arancione e il viola di cui parlava il dottor Grassi. Ad esempio, stando a questa scala, domani ci aspetta su Roma una giornata «arancione» , con «maltempo di moderata intensità», un giallo forte insomma. Quanto al direttore della struttura contro il dissesto ideologico, è stato fin troppo onesto. Ha ammesso anche che la sua struttura «non ha competenze né sulle previsioni né sulle allerta meteo». Beh, avrebbe potuto anche dircelo prima.
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