In pratica, prima dell'approvazione dell'emendamento al bilancio, gli operatori corrispondevano al Comune il 20 per cento del canone annuo mentre il restante 80 per cento veniva “abbattutO” perchè gli operatori stessi si occupavano della manutenzione ordinaria e delle pulizie dei singoli mercati.
Con la modifica, sono tenuti a versare al Comune il 50 per cento del canone «perchè sostengono che non siamo stati in grado di garantire la pulizia e la manutenzione. Questo ci offende ma, ancor di più non permetterà ad alcuni operatori di continuare a lavorare», ha aggiunto Papetti. Gli operatori, che hanno fatto ricorso al Tar, «si ritroveranno tutti lunedì in piazza del Campidoglio per manifestare p«erché, nonostante ora ci dicano che vogliono confrontarsi, per noi è troppo tardi», ha concluso Antonio Fainella, responsabile politiche sindacali della Cna di Roma.
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