Tram, metro, funivie. I progetti sono tanti, sembra quasi un libro dei sogni. Chi paga, assessore?
«Una parte dei fondi potrebbe arrivare con il Patto per Roma. Questo tipo di piano prevede che le opere pubbliche vengano cofinanziate. Vedremo se muoverci anche in forma di contrattazione con il governo. Una cosa è certa: con il ministero abbiamo dei canali di dialogo aperti. E andremo avanti».
Che tempi ci sono? Quando partiranno i primi cantieri?
«Nei prossimi mesi ci concentreremo sul corridoio tranviario Subaugusta-Ponte Mammolo, sul tram che collega i Fori Imperiali a Piazza Vittorio e su quello che va dalla stazione Tiburtina al Verano. E andrà avanti il lavoro per la funivia Casalotti-Battistini».
E tutto il resto? Nella delibera di giunta ci sono 22 punti...
«Questo è un piano che durerà dieci anni. Per alcuni interventi l'attività progettuale deve ancora iniziare, altri invece, come gli interventi a cui accennavo prima, sono praticamente completati o in fase avanzata. Ma l'obiettivo della giunta è andare oltre».
La lista si allunga?
«Quelle che abbiamo inserito nella delibera sono le infrastrutture invarianti, i punti fermi. Ma nelle prossime settimane coinvolgeremo i cittadini con delle consultazioni online per ampliare i progetti. Insomma, ci sarà un percorso di partecipazione con i romani. Ma c'è un aspetto che vorrei sottolineare».
Quale?
«Noi con questo piano vogliamo guardare lontano, vogliamo immaginare la Roma del futuro. Per la prima volta ci siamo messi al tavolo per programmare i lavori che servono alla città. Questo non si vedeva da molto tempo. E alla fine è venuto fuori un programma innovativo».
Torniamo alla funivia: dopo le promesse della campagna elettorale (e le ironie del Pd) fate davvero sul serio? Quando aprirà?
«Oggi possiamo dire che la fase progettuale è in stato avanzato. Sono sicura che manterremo l'impegno preso dalla sindaca: la funivia sarà operativa entro la fine della consiliatura».
Lorenzo De Cicco
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