Clochard massacrato di botte a piazza Venezia: arrestato 27enne. "Principe" morì dopo 2 giorni di coma

Clochard massacrato di botte a piazza Venezia: arrestato 27enne. "Principe" morì dopo 2 giorni di coma
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Venerdì 1 Dicembre 2017, 13:38 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 15:14

La notte del 4 settembre scorso a Piazza Venezia al bar all'angolo con via del Corso, dopo essere stato brutalmente aggredito da un giovane a seguito di una banale lite, un clochard di 69 anni molto conosciuto, soprannominato «Il Principe», fu lasciato a terra privo di sensi. Dopo qualche minuto, all'arrivo della ambulanza si era ripreso e sembrava stare bene, infatti era stato dimesso quasi subito dal primo pronto soccorso dove era stato portato. Ma nella mattinata, nel suo peregrinare per la città, dopo poche ore, era nuovamente svenuto per strada, soccorso da un passante in zona Trastevere, portato al Pronto Soccorso dell'Ospedale San Camillo, e dopo due giorni di coma era morto per emorragia celebrale.



I carabinieri del comando di Piazza Venezia e gli agenti del Commissariato Monteverde sono adesso riusciti a dare un volto all'aggressore. Si tratta di un uomo di 27 anni, già noto alle forze dell'ordine per altri reati. Gli agenti della Polizia di Stato e i Carabinieri lo hanno arrestato, dando esecuzione ad un'ordinanza che dispone gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, con l'accusa di omicidio preterintenzionale, aggravato dai futili motivi e dalla minorata difesa della vittima.


L'ordinanza è stata emessa dal Gip del Tribunale dei Roma, che ha accolto le richieste avanzate dalla Procura della Repubblica. L'individuazione dell'arrestato è stata possibile grazie all'intensa attività investigativa, partita dai luoghi dei fatti, svolta fianco a fianco da poliziotti e carabinieri, attraverso l'analisi delle immagini di video-sorveglianza della zona e all'identificazione di diversi testimoni. Uno di questi fornì delle riprese video girate con il proprio smartphone che sono risultate fondamentali per risalire al malvivente. È stata poi eseguita un'attenta analisi dei social network dell'indagato, riuscendo ad estrapolare alcune fotografie che lo ritraevano con gli stessi indumenti indossati la notte dell'aggressione, non lasciando dubbi sul suo coinvolgimento nel delitto.

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