Ladispoli, ucciso dal papà della fidanzata, i testimoni: «Si aggrappava a noi e chiedeva aiuto»

Marco Vannini
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Mercoledì 20 Luglio 2016, 14:38 - Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 21:25

Al processo per la morte di Marco Vannini parlano i soccorritori del 118. Il settimanale Giallo riporta le strazianti parole pronunciate in aula da Cristian Cutini Calsiti, 38 Anni, tra i primi a prestare le cure al ragazzo.

Quella sera Vannini era sdraiato all'ingresso e diceva: "Mi chiamo Marco, ho dolore dappertutto". "Quando era agitato alzava le braccia e ci stringeva appena noi ci avvicinavamo. Mentre veniva visitato ripeteva di continuo: "Aiuto ragazzi, aiuto".
 

 

A premere il grilletto è Stato Antonio Ciontoli, 49 anni, un sottoufficiale della Marina militare distaccato ai di servizi segreti, da dove è stato cacciato dopo il delitto. Marco si sarebbe potuto salvare se i soccorsi fossero stati chiamati subito. Per questo motivo Ciontoli, la moglie Maria e i Loro figli Martina e Federico sono sotto processo. Tutti e quattro sono accusati di omicidio volontario sorretto da dolo eventuale. 

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