Maltempo, ad agosto Marino scrisse su Twitter: «Puliamo i tombini»

Maltempo, ad agosto Marino scrisse su Twitter: «Puliamo i tombini»
di Fabio Rossi
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Sabato 1 Febbraio 2014, 10:21 - Ultimo aggiornamento: 10:22
La rete, come sempre, impietosa. E cos il giorno pi difficile di Ignazio Marino da quando in Campidoglio viene riassunto in due hashtag, che ieri hanno spopolato su Twitter. Un gioco di parole, #sottoMarino, è stato per tutto il giorno uno dei più utilizzati in assoluto. E si è aggiunto un accorato invito in romanesco: #marinosturaertombino. D’altronde, come si ricorda sempre su Internet, Marino proprio su Twitter aveva lanciato il suo grido di battaglia, in estate. «Pronto il progetto di vera pulizia dei tombini - è il cinguettio del 27 agosto - Lavoriamo perché un acquazzone non metta in ginocchio la città». Detto, ma evidentemente non fatto: ancora una volta la Capitale viene paralizzata da un fenomeno meteorologico che, per quanto di portata eccezionale, rientra nel novero degli eventi che ormai a Roma si ripetono con cadenza regolare. E il progetto di «vera pulizia dei tombini»? Non pervenuto.



Così migliaia di persone portano sul web quelle proteste che il sindaco ha potuto toccare con mano soprattutto a Prima Porta, dove i cittadini hanno contestato anche durante i collegamenti televisivi: «È passato qui qualche minuto, per sfilare davanti a telecamere e fotografi - dicono alcuni residenti della zona - poi è andato via, mentre noi rimaniamo fuori dalle nostre case».



LE PREVISIONI

Il giorno più lungo di Marino comincia presto: alle sette è in Campidoglio per riunire l’unità di crisi - composta dagli assessori Guido Improta, Estella Marino e Paolo Masini - prima di incontrarsi con il prefetto Giuseppe Pecoraro e di visitare la sala operativa della protezione civile, a Porta Metronia. La situazione in città è fuori controllo, nonostante gli sforzi di vigili del fuoco, polizia municipale, protezione civile e di tanti altri operatori. Il chirurgo parla di «un fenomeno di portata eccezionale, che i meteorologi definiscono alluvione lampo», e la protezione civile in sostanza conferma. Anche se il bollettino regionale del 30 gennaio aveva lanciato l’allarme, prevedendo livelli di precipitazione elevati in tutto il nord del Lazio, compresa la periferia settentrionale di Roma, e inserendo l’intera Capitale nelle zone di allerta meteo. Un segnale che, evidentemente, è stato sottovalutato. Durante la giornata Marino scopre quanto situazioni del genere scatenino la rabbia dei cittadini colpiti, che si sentono abbandonati dall’amministrazione. Le contestazioni si scatenano a Prima Porta, ma anche a Ostia Antica, più tardi, dove in alcuni punti l’acqua ha raggiunto il livello di 70 centimetri.



GLI SFOTTÒ

Sul web è un tiro incrociato sul sindaco: tantissimi comuni cittadini, ai quali sia aggiungono esponenti dei partiti di centrodestra desiderosi di togliersi qualche sassolino nelle scarpe accumulato ai tempi delle nevicate di febbraio 2012, quando la rete si scatenò contro Gianni Alemanno. Si va da «Oggi apertura straordinaria di via dei Fori Imperiali ai pedalò» a «Papà come si toglie il tappo al marciapiede?». C’è chi apprezza la possibilità di scelta «tra rafting, kayak o barca a vela» e chi ironizza sulla passione del sindaco per le due ruote: «Corre voce che Ignazio Marino stia girando sorridente per Roma in pedalò». Sulla stessa lunghezza d’onda c’è Luca Gramazio, capogruppo di Forza Italia in Regione: «Marino realizza il suo sogno: pedonalizza Roma... Grazie alla pioggia», è il tweet di Gramazio. Tutta l’opposizione, ovviamente, parte lancia in resta all’attacco del chirurgo dem: «Visto che la sinistra prendeva in giro ingiustamente Alemanno che preparava il sale contro l’emergenza neve, cosa dire della preparazione del Comune per l’emergenza pioggia?», chiede Sveva Belviso, capogruppo capitolino Ncd. «In oltre 8 mesi nulla è stato fatto sul tema delle manutenzioni, oggi i cittadini ne hanno la riprova», incalza Fabrizio Ghera (Fdi). E Alessandro Onorato (lista Marchini) affonda: «Siamo pronti a presentare un esposto alla corte dei Conti per i soldi pubblici spesi da Marino senza alcun miglioramento». E Giovanni Quarzo (Fi) definisce Marino «il sindaco più inadeguato dell’universo».
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