Roma, Magliana invasa da bivacchi, furti e rom

Roma, Magliana invasa da bivacchi, furti e rom
di Elena Panarella
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Domenica 13 Novembre 2016, 13:03 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 14:23

L'ALLARME
Prima c'era una baraccopoli abusiva, poi una vergognosa discarica a cielo aperto. Oggi l'ennesimo accampamento. Un piccolo paese fatto di case di legno e lamiera, ma anche di letti sospesi, incastrati tra i pilastri del viadotto, a due passi dalla pista ciclabile. «Degrado, rifiuti e zero sicurezza».
 

 


La tensione alla Magliana è ormai alle stelle, i residenti sono esasperati. Il bivacco nelle vie del quartiere, da via Greve a Pian due Torri, l'occupazione delle rive golenali, e lo stazionamento giornaliero di gruppi rom davanti ad attività commerciali e supermercati sta creando un clima di agitazione e nervosismo in tutta la zona. A questo si aggiungono: auto bruciate e abbandonate da tempo, carcasse di motorini e rifiuti ingombranti abbandonati accanto alla ciclabile.

 

LE DENUNCE
«Basta insediamenti, basta carrelli e rovistaggio - dicono dai comitati di quartiere - basta discariche e fonderie abusive sugli argini del Tevere, basta prepotenze subite da donne, anziani e commercianti, basta angherie vero i ciclisti». Le denunce sono all'ordine del giorno. «La Magliana sta diventando un quartiere impraticabile - dice il consigliere regionale (FdI) Fabrizio Santori - I marciapiedi sono trasformati in veri e propri accampamenti, gruppi di persone passano intere giornate con arroganza davanti alle attività commerciali con comportamenti davvero spiacevoli». «I residenti devono vivere tutti i giorni nel timore di cadere vittime della diffusa illegalità che imperversa nel quartiere - spiegano Santori e il consigliere dell'XI Municipio, Daniele Catalano - scippi e furti, sono oramai all'ordine del giorno, e fanno sì che il quartiere venga vissuto dai residenti con paura e incertezza. La sindaca Raggi chieda la convocazione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, visto che ne fa parte di diritto, e partecipi per far sentire il peso delle preoccupazioni dei cittadini nella speranza che questo abbandono delle zone periferiche della città finisca presto».

PIÙ CONTROLLI
«Bisogna intervenire in maniera sollecita e determinata potenziando gli uomini a disposizione del XV Gruppo della polizia municipale - commenta il presidente del Club della Libertà sociale e sicurezza, Marco Rollero - provvedendo a posti di polizia fissi e mobili nel quartiere. La situazione è sotto gli occhi di tutti, basta farsi un giro per rendersene conto. Il municipio intervenga riqualificando le aree più colpite per riportare il giusto decoro».

NEGOZI CHIUSI
«Proprio su via della Magliana - raccontano alcuni proprietari di attività commerciali - diverse persone sono state costrette a chiudere i negozi. Sfido chiunque ad avere una attività dove ogni giorno gruppi di venti, trenta persone passano l'intera giornata ubriachi a disturbare i clienti, che con il passar dei giorni diminuiscono sempre più. Andiamo avanti tra l'indifferenza delle istituzioni». C'è paura. Un senso di insicurezza diffuso e il timore di uscire la sera. I furti in appartamento e gli scippi, le aggressioni ripetute, la stanchezza è tanta. «Ci hanno lasciati soli», denuncia esasperata Mariarosaria, che da qualche anno ha avviato un'attività nella zona. «La situazione ormai è fuori controllo. Ma non ci dicano che siamo razzisti: qui ci sono molti stranieri, integrati e rispettati». E aggiunge: «Questo è un bel quartiere vicino a tutto si potrebbe stare davvero bene, se ci fosse più attenzione».

elena.panarella@ilmessaggero.it
 

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