Mafie, Zingaretti: aiuti economici ai comuni che riusano beni confiscati

Mafie, Zingaretti: aiuti economici ai comuni che riusano beni confiscati
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Martedì 26 Luglio 2016, 19:09 - Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 15:10
Un protocollo d'intesa per la realizzazione di un tavolo tecnico istituzionale che gestisca i beni sequestrati e confiscati alle organizzazioni criminali di stampo mafioso. A firmarlo questa mattina al Tribunale di Roma il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il sindaco di Roma Virginia Raggi, il procuratore Giuseppe Pignatone e rappresentanti di Tribunale, Corte D'Appello, Camera di Commercio di Roma, Unindustria, Confcommercio di Roma, Associazione Bancaria Italiana, Cgil Cisl e Uil, Federlazio, Cna, Coldiretti Lazio, Associazione Libera, Legacoop.

«Una firma che non è un mero atto formale, bensì l'impegno concreto della città contro le mafie. Un impegno che i Campidoglio prende insieme ai cittadini», ha scritto su Facebook Raggi. «Ciò che è stato sottratto con la violenza e con la corruzione depredando e affamando la Capitale, deve tornare nella piena e libera disponibilità dei romani. Grazie agli uomini e alle donne delle forze della magistratura per il duro lavoro svolto, agli imprenditori che hanno denunciato, ai cittadini coraggiosi che non sono rimasti in silenzio». «I beni confiscati sono un tesoro. Possiamo fare molto, prima di tutto proteggerli, saperli gestire e destinarli, coltivando la visione di una società solidale, che unita sa combattere contro l'arroganza e la sopraffazione», ha concluso Raggi.

«Il protocollo è un elenco di impegni, e uno degli elementi di rilievo è la ricchezza di questo tavolo. Segna una svolta nella assunzione di responsabilità rispetto al contrasto alla criminalità e alle mafie», ha detto Zingaretti. «Di fronte alla vitalità delle mafie - ha aggiunto - è importante sottolineare la vitalità delle forze di contrasto alla malavita ed è così che bisogna fare. Ora è importante che questa responsabilità diventi concreta, e concreto è il contributo che noi come Regione vorremmo dare. A ottobre uscirà un bando per 750 mila euro rivolto ai Comuni che intendono avviare servizi riconvertendo beni sequestrati. Vedremo come andrà questo primo bando e siamo pronti a rifinanziarlo per l'anno successivo. Seconda novità - ha concluso Zingaretti - noi lavoreremo affinché in tutti bandi della nuova programmazione europea, per quei progetti che contengono beni sequestrati, scatti una premialità. È una novità culturale: conviene, e molto, combattere la mafia».

In base al protocollo in particolare il Tribunale di Roma, così è stabilito, coordinerà il tavolo e indicherà ulteriori linee guida operative che dovessero rendersi necessarie. La Regione Lazio, attraverso le proprie strutture si impegna a promuovere, in collaborazione con l'Osservatorio tecnico scientifico per la sicurezza e la legalità: la sottoscrizione di protocolli d'intesa tra la Regione e i soggetti pubblici competenti, che disciplinino le modalità di acquisizione dei dati relativi ai beni sequestrati; prestare la collaborazione, qualora richiesto dai competenti organi statali, al fine di prevenire il deterioramento dei beni tra la fase di sequestro e quella di confisca; istruire le richieste di destinazione dei beni da parte della Regione e la loro assegnazione, in raccordo con i comuni in cui il bene è situato; promuovere la semplificazione delle procedure di destinazione dei beni; predisporre i bandi regionali per la promozione dell'uso sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata e i bandi regionali relativi alla presentazione di domande per attività da svolgere relativamente ai beni trasferiti al patrimonio della Regione; verificare il corretto utilizzo dei finanziamenti stessi da parte dei soggetti assegnatari. L'amministrazione regionale inoltre si impegnerà a verificare l'effettiva corrispondenza tra la destinazione dei beni e il loro utilizzo, segnalando alle autorità competenti eventuali difformità; svolgere attività di assistenza tecnica a favore dei soggetti assegnatari dei beni confiscati; effettuare il monitoraggio dell'effettivo utilizzo dei beni confiscati e lo stato del loro utilizzo; realizzare, iniziative per la formazione dei soggetti assegnatari di beni confiscati e la promozione di cooperative sociali per la gestione dei beni stessi e infine a fornire al tavolo tecnico tutte le informazioni relative alle attività e alle iniziative già menzionate.

 
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