Dopo essersi assicurato il controllo di mezza città, il “pirata” Massimo Carminati aveva un nuovo piano: solcare i mari per portare all'estero i rifiuti di tutta Roma e guadagnarci sopra milioni di euro. Nel 2012, dopo essersi aggiudicati una commessa per gestire la raccolta differenziata, il Nero e i suoi complici - secondo quanto si legge in una informativa del Ros dei carabinieri - avrebbero tentato di accaparrarsi un maxi appalto dell'Ama per controllare il trasferimento dell'immondizia che dal porto di Civitavecchia doveva finire oltrefrontiera. Affari d'oro anche dall'immondizia, non solo sui nomadi.
IL RUOLO DI BUZZI
È il dicembre di due anni fa, quando la municipalizzata emette un bando per l'appalto relativo al trasporto della spazzatura dai centri di raccolta di Roma fino al porto di Civitavecchia, per poi stiparla su imbarcazioni dirette all'estero.
Ad occuparsi materialmente della questione è proprio il re delle coop. Il 12 dicembre 2012, intercettato, Buzzi telefona a Quintilio Napoleoni, direttore tecnico del Consorzio Raccolta Differenziata Roma, e gli chiede se potesse segnalargli qualche operatore interessato a partecipare alla «gara dell'Ama per il trasporto all'estero». Buzzi dice di aver già creato un'associazione temporanea d'imprese con «degli spagnoli che hanno le navi... mi serve qualcuno sui trasporti... prendere la monnezza da dove sta e portarla sulle navi».
L'UOMO DI BOLZANO
Napoleoni dispensa consigli e fa il nome di un imprenditore di Bolzano e che lavora anche in Germania: «Ho un amico carissimo specializzato in trasporti internazionali... Mi ha già detto: “So di questa cosa di Ama e sto all'erta perchè mi interessa molto”... Bisogna capire se vuole correre da solo oppure no”». Il dirigente promette di mettere una buona parola per Buzzi: «Gli dico: “Guarda che su Roma devi averci qualcuno che ti porta avanti la causa... ti ci metto in contatto”». L'affare sembra andare in porto. E Carminati mette pressione e telefona a Pucci: «Dobbiamo fare qualcosa... siamo pronti». L'interlocutore rassicura il boss: «Li hanno inseriti... per il trasporto, capito?». A fine dicembre i problemi burocratici sembrano risolti. Carminati comunica: «Abbiamo sistemato tutto».