Mafia Capitale, così Vincenzi pilotava le gare nei Municipi

Mafia Capitale, così Vincenzi pilotava le gare nei Municipi
di Sara Menafra
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Venerdì 22 Luglio 2016, 10:21 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 09:43
Dai municipi centrali a quelli della periferia, passando per i comuni limitrofi. Difficile che qualcuno decidesse di rifiutare l'accordo con Salvatore Buzzi che, del resto, rivendicava: «Noi gli portiamo i soldi, devono solo ringraziarci». L'ultimo scampolo di atti depositati dell'inchiesta Mafia capitale, quello riguardante tutti gli indagati che non sono finiti nel giudizio immediato ora in corso, racconta in particolare gli accordi presi dall'ex capogruppo regionale del Pd Marco Vincenzi, accusato di corruzione. E del giro di presidenti e assessori municipali disposti a «pilotare» le gare magari in cambio di qualche assunzione da poter rivendicare. Oltre ad alcune intecettazioni sono stati depositati anche due esposti dei consiglieri di M5s che prima un anno fa e quindi a febbraio scorso sottolineano come agli atti risulti che lo stesso Vincenzi abbia presentato due degli emendamenti necessari a far arrivare a Buzzi e i suoi fondi per appalti. Nelle intercettazioni del resto, si dice più volte ed è stato confermato in aula, che i due emendamenti hanno aggiunto alla cifra arrivata grazie al consigliere Pdl Luca Gramazio altri 600mila euro.
 
LA STRATEGIA
E' Salvatore Buzzi a spiegare la strategia, nella primavera 2014, ai collaboratori Carlo Guarany e Michele Nacamulli: «Abbiamo preso un finanziamento fino a 2 milioni dalla Regione Lazio tramite Gramazio, dobbiamo mandarli ai Comuni nostri che ci ridanno i soldi». Segue quindi l'elenco Buzzi: «Ce sta Primo Municipio»; Nacamulli: «Ex Terzo, quindi Secondo e Terzo, Gerace secondo (da fonti aperte Presidente II Municipio: Giuseppe Gerace, ndr)»; Buzzi: «Lo conosciamo l'assessore all'Ambiente? Ma ce ridà i soldi? C'è Sciascia...»; Mn: «Macché tu sei fissato con Sciascia (verosimilmente Emiliano Sciascia, da fonti aperte Presidente IV Municipio, ndr), questo c'ha paura pure dell'ombra sua, non ce lo fa cioè rischiamo...»; Buzzi: «No Michela Campana ce lo fa». La deputata pd, moglie di Daniele Ozzimo non è un riferimento casuale: l'ex assessore alla casa, ora condannato a per il suo coinvolgimento nell'inchiesta, ha nel quartiere la sua base elettorale e il suo circolo politico di riferimento. La compilazione dell'elenco va avanti a lungo e l'elenco sembra allungarsi comprendendo Marco Scipioni, presidente del VI Municipio, Barletta del Quattordicesimo Municipio, Daniele Torquati, presidente del Quindicesimo, Andrea Catarci, ex presidente dell'VIII. Buzzi in un verbale di interrogatorio allegato agli atti dai pm Paolo Ielo, Luca Tescaroli e Giuseppe Cascini dirà che l'intesa analoga toccava anche Sabrina Alfonsi, presidente del Primo.

LE CONDIZIONI
Ogni tanto spunta qualcuno deciso a porre condizioni. Ma Buzzi e i suoi sembrano certi di poter scegliere quali accordi fare e con chi praticamente in qualsiasi momento. Buzzi: «Ha capito De Simone (Massimo De Simoni assessore del VII Municipio) che poi la gara la deve pilotare?»; Nacamulli: «Questo l'ha capito, la prima cosa che ha capito! Tranquillo, lì devo andare a parlare per forza con l'assessore e quindi lui lo deve far pesare come una sua quota, quindi ci chiederà qualcosa, che ne so, di assumere due persone...»; Guarany: «Però ti ripeto ti può chiedere qualche persona da assumere, no soldi!»; Nacamulli: «Tanto al massimo gli si può dire di no eh, cioè una volta firmato, mica è detto che Gramazio glieli deve dare per forza, se vediamo che ci chiede troppo non gli arrivano...». Buzzi: «L'assessore, digli, ci deve ringraziare!». Alla fine l'elenco si chiude con Primo, Terzo, Undicesimo Municipio e Bioparco, ed è il momento di dare le consegne. Buzzi, pedinato dai carabinieri del Ros, si incontrerà con Marco Vincenzi. Per l'ex consigliere Gramazio, accusato di associazione mafiosa, l'incarico va al nero Massimo Carminati. Buzzi: «Questo che c'hai so gli originali»; Carminati: «Tutte quante no?»; Buzzi: «E gliele devi dare a Luca! Lui le presenta, a chi le do?»; Carminati: «Ok allora tutte quante qua servono... benissimo, gliele do, a pranzo gliele do».

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