Mafia Capitale, relazione Commissione
desecretata, ma non la lista dei 101

Mafia Capitale, relazione Commissione desecretata, ma non la lista dei 101
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Sabato 21 Novembre 2015, 00:30 - Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 19:01

La relazione della Commissione di accesso presso Roma Capitale è stata desecretata venerdì scorso: ma la decisione non ha riguardato la lista dei 101, annessa al documento prefettizio di oltre 800 pagine e sulla quale è rimasto e rimane il segreto.

Lo si apprende da fonti qualificate secondo le quali la procura di Roma ha dunque già a disposizione, per una sua eventuale inclusione nel processo, la Relazione senza che vi siano ulteriori passaggi formali.

Le stesse fonti sottolineano che la decisione di non desecretare l'elenco di tutti quei soggetti individuati dalla Commissione e che sarebbero stati attenzionati da Mafia Capitale è stata presa in quanto tutti i nomi sono già inseriti nella Relazione della Commissione. «Dal punto di vista processuale - dicono le fonti - non cambia assolutamente nulla - La lista è stata realizzata per facilitare la lettura della relazione ma non aggiunge e non toglie nulla a quando scritto dalla Commissione».

Nella lista ci sono i nomi di soggetti imputati al processo contro Mafia Capitale, di funzionari e dirigenti del Comune e anche di privati che compaiono nelle carte della Commissione prefettizia.

La lista dei 101 annessa alla relazione della Commissione di accesso presso Roma Capitale, è «una guida predisposta per agevolare la lettura della corposa relazione e contiene i nominativi delle persone» riportati al suo interno. Così il prefetto Franco Gabrielli: si tratta non solo di dipendenti comunali, «ma anche amministratori pubblici, soggetti appartenenti o collusi a Mafia Capitale ed altre persone, citati, a vario titolo, negli atti pubblici» dell'inchiesta su cui si fonda in larga parte la relazione.

Il prefetto, in una nota, scrive, inoltre, che «il testo della relazione, in adesione ad una richiesta della Procura è già stato desecretato, in vista di un suo possibile utilizzo nell'ambito della fase dibattimentale del processo». Nel comunicato della Prefettura viene spiegato che «Roma Capitale, fino ad oggi, non ha mai formalmente rappresentato l'esigenza di acquisire la 'lista dei 101'. Difatti, i nominativi dei dipendenti capitolini (complessivamente 18), per i quali era stato richiesto, sulla base delle determinazioni assunte il 27 agosto scorso dal Consiglio dei Ministri, l'avvio del procedimento disciplinare, sono stati comunicati» all'amministrazione capitolina «fin dai primi giorni dello scorso mese di settembre».

E ancora: «da quanto comunicato dal Campidoglio, risulta che le relative iniziative disciplinari siano state intraprese alla metà di ottobre. In particolare è stato segnalato che, ad oggi, i dipendenti oggetto di misure cautelari sono stati sospesi dal servizio, altri sono stati trasferiti ad altro incarico, per altri ancora l'Amministrazione sta procedendo ad approfondimenti informativi al suo interno». Gabrielli, infine, sottolinea come «il clamore mediatico» di questi giorni relativo alla lista «sia il frutto di inesattezze che finiscono per alimentare l'idea - destituita di fondamento e della quale non si avverte il bisogno - di processi non trasparenti, logorando i rapporti di collaborazioni tra le Istituzioni che agiscono nel contesto capitolino».

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