Mafia Capitale, si autosospende il consigliere regionale Vincenzi: M5S chiede dimissioni Zingaretti

Mafia Capitale, si autosospende il consigliere regionale Vincenzi: M5S chiede dimissioni Zingaretti
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Venerdì 1 Luglio 2016, 19:19
Si è dimesso Marco Vincenzi, presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale del Lazio, che si è anche autosospeso dal Pd dopo essere risultato indagato nella terza tranche dell'inchiesta su Mafia Capitale. «Mi è giunta questa mattina la comunicazione di chiusura delle indagini con notifica dell'avviso di garanzia. Ribadisco la mia totale estraneità alla vicenda, sicuro di aver sempre operato nella più assoluta correttezza e nel pieno rispetto della legge come potrò ampiamente dimostrare. Tuttavia, a tutela dell'istituzione regionale e del mio diritto alla difesa, ho deciso di rassegnare le dimissioni da presidente della Commissione bilancio della regione Lazio e di autosospendermi dal Partito Democratico», ha dichiarato. «Quando cinque mesi fa ho accettato l'incarico, non avevo ricevuta alcuna comunicazione giudiziaria. Oggi che questa condizione è venuta meno, preferisco fare un passo indietro per serietà e rispetto nei confronti dei tanti cittadini - elettori che mi hanno dato la fiducia, del Pd, dei colleghi d'aula e del presidente Zingaretti. Confermo la mia più assoluta fiducia nei confronti della magistratura e sono certo che potrà essere facilmente accertata la correttezza del mio comportamento».

«C'è poco da commentare, ha dato le dimissioni da presidente della commissione Bilancio e si è autosospeso dal Pd. Cosa succede adesso? Vediamo. È stato sicuramente, da parte sua, un gesto di responsabilità. Assolutamente non credo che ci saranno conseguenze nella tenuta della maggioranza». Così il capogruppo Pd al Consiglio regionale del Lazio Massimiliano Valeriani, interpellato a margine di una iniziativa in giunta, a chi gli chiedeva un commento sulle dimissioni di Marco Vincenzi, risultato indagato nell'inchiesta "Mafia Capitale".

Le dimissioni non rallenteranno l'azione amministrativa della Regione secondo l'assessore al Bilancio Alessandra Sartore. «Credo di no, perché come sempre quando succedono cose del genere ci sono meccanismi procedurali che intervengono per la ridefinizione della commissione, quindi anche di un suo nuovo presidente». 

Intato il M5S chiede a gran voce le dimissioni del presidente della Regione Nicola Zingaretti. 
«La situazione politica del Lazio è grave e peggiora man mano che emergono nuovi dettagli sui provvedimenti di chiusura indagine della Procura di Roma su Mafia Capitale che questa mattina hanno raggiunto Marco Vincenzi ed Eugenio Patanè».
Così il capogruppo M5s al Consiglio regionale del Lazio Devid Porrello, in una nota. «Le accuse sono di finanziamento illecito ai partiti e corruzione - aggiunge - due reati per cui un presidente serio si sarebbe già dimesso invece di continuare a far finta di nulla presentando in pompa magna le solite misure propagandistiche. Giunti a questo punto ci aspettiamo da Zingaretti e dalla sua maggioranza il primo atto di responsabilità di questa legislatura - conclude - rassegni le dimissioni e convochi i comizi elettorali».


«Zingaretti non può più fare finta di nulla - fa eco il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Storace - il suo atteggiamento autoconsolatorio che ogni giorno diffonde propaganda fa a pugni con la realtà. È ora di chiudere una stagione. E i Cinque stelle non dicano di essere gli unici indenni, a destra ci sono ancora persone perbene».


 
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