Giri nel marzo del 2015 era stata arrestata nella Repubblica di Santo Domingo perché destinataria di una ordinanza cautelare emessa dal gip del Tribunale capitolino. Il pm Stefano Rocco Fava contestava alla Giri di essere «ideatrice, capo e promotore di un complesso programma truffaldino attivo nel settore dell'intermediazione creditizia» avvalendosi dell'attività di stretti collaboratori «sia nella fase di raccolta del risparmio che in quella di reimpiego e occultamento di capitali».
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