Chi sono i vip che hanno partecipato ai festini a base di sesso, coca e violenze, organizzati da Marco Prato? Quali sono i protagonisti del lato B più oscuro e segreto dei party paparazzati e pubblicizzati su Facebook? La Roma mondana “arcobaleno”, quella più trasgressiva, da ieri, è in subbuglio: interrogativi si rimbalzano via sms e Whatsapp, la caccia al filmato o alla testimonianza è già partita. Ma di risposte, per adesso, non ce ne sono. Perché, a distanza di poco più di un mese dalla barbara uccisione di Luca Varani, l'unica certezza è che Prato, pr col pallino della droga, degli psicofarmaci e dei ragazzi eterosessuali (rimorchiati via Tinder), fosse davvero bipolare, come aveva scritto lui stesso a corredo di una sua foto.

LA DOPPIA VITA
Da un lato c'erano gli appuntamenti “ufficiali”, l'aperitivo della domenica Ahperò, organizzato all'Os Club di Colle Oppio, con una parentesi al Side Club, a Piramide; e la serata danzante Motel, spesso di casa al Lanificio (anche se a Capodanno la organizzò al Quirinetta: e fu qui che conobbe Manuel Foffo). Dall'altro, c'erano i “chill out”, feste che duravano anche quattro giorni, e che invece avvenivano nelle case degli amici. Gli ingredienti di questi party, ai quali prendevano parte almeno cinque persone (fino a dieci), erano sempre gli stessi: cocaina basata, alcol e psicofarmaci. Oltre al sesso, naturalmente. E l'ipotesi di chi indaga sul delitto di Varani è che a queste feste avessero presto parte dei personaggi, del mondo dello spettacolo, che Prato aveva reclutato nei suoi party. Le conferme, però, arriveranno solo dopo l'analisi del cellulare – un iPhone – che conterebbe video e foto inequivocabili, a detta di Manuel Foffo, che ha invitato gli inquirenti a scandagliare quel dispositivo mobile.

LE VOCI
Oggi, chi frequentava i party mondani di Prato, scuote la testa. «Non ci posso credere», ripetono tutti all'unisono. Nadia Bengala, che era stata diverse volte sia al Colle Oppio che alla versione estiva dell'aperitivo, lungo il Tevere, non riesce ancora a farsene una ragione: “Feste a base di droga? Non saprei, non eravamo così amici”. Ma è lungo l'elenco dei personaggi del mondo dello spettacolo che avevano contatti con Prato, come dimostrano i messaggi contenuti nel cellulare del killer di Varani. Oltre a Flavia Vento, con la quale aveva condiviso pranzi, cene e notti lungo il Tevere, Prato si era anche sentito più volte con Christian De Sica – qualche caffè, ogni tanto si erano scambiati dei saluti via Whatsapp. Lo stesso filo che lo legava a Giacomo Urtis, autoproclamatosi chirurgo dei vip, e che avrebbe incrociato più volte tra Roma e le vacanze a Mykonos. Ma anche tanti personaggi del mondo della tv: l'attrice Giovanna Rei e la presentatrice Carolina Rey sono state viste ad una serata organizzata con un noto brand di cosmetici, in compagnia dell'amica Mara Keplero.

 

Al Colle Oppio si era affacciato anche lo stilista Mario Orfei, mentre Leopoldo Mastelloni una volta lamentò di essere stato trattato male e abbandonò presto il locale. Sorrisi e selfie tra il pubblico rainbow anche da parte di Antonio Iorio, ex protagonista di Uomini e Donne e della valletta dei Fatti Vostri, Mirella Limotta, mentre l'attrice Antonella Ponziani ha accompagnato in più di una occasione delle amiche. «Andavamo lì ma nulla di più», ripetono tutti. E chi sa non dice. Ma è chiaro che c'era anche un sottobosco di modelli, o sedicenti tali, oltre che di escort, che speravano nell'incontro giusto con il vip di turno. E Prato potrebbe aver adescato questi giovani in cerca di un pigmalione (o, assai meno prosaicamente, di un cliente), convincendoli a partecipare ai suoi festini hard. La verità, per adesso, è tutta contenuta in un iPhone 6.