Furono trenta, tra coltellate e martellate, che straziarono il corpo di Luca Varani, prima di provocarne la morte per choc da sanguinamento nell'appartamento di Foffo nel quartiere Collatino, a Roma. Secondo la ricostruzione accusatoria, Foffo e Prato «dopo aver fatto entrambi ripetuto uso di sostanze alcoliche e stupefacenti nei giorni antecedenti l'evento - si legge nel provvedimento del pm - e dopo essere usciti di casa nella mattinata del 4 marzo ed aver 'giratò in macchina per le vie di Roma alla ricerca di un qualsiasi soggetto da uccidere o comunque da aggredire al solo fine di provocargli sofferenze fisiche e togliergli la vita, facevano rientro nell'appartamento di Foffo in via Igino Giordani». Una volta rincasati, contattarono Varani invitandolo a recarsi nell'appartamento, dove lo massacrarono.
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