Tesori d'arte del Lazio, caccia ai mecenati per undici siti da salvare

Tesori d'arte del Lazio, caccia ai mecenati per undici siti da salvare
di Laura Larcan
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Mercoledì 30 Novembre 2016, 07:58 - Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 15:08

Cercasi sponsor privati ma illuminati che sostengano economicamente i tesori d'arte del Lazio. Basta scegliere un bene del cuore nel portfolio del patrimonio regionale, e devolvere una libera offerta. Si puo' donare anche un minimo di 5 euro per un castello millenario o un palazzo del Rinascimento.

 

La Regione scende in campo per salvare undici beni storico artistici di sua proprieta' puntando tutto sulla sinergia pubblico-privato nel segno dei vantaggi (sgravi fiscali) offerti dal decreto dell'Art Bonus avviato dal 2014 dal Ministero per i Beni culturali. In pole position da subito, consultabili da oggi sul sito della Regione Lazio, gioielli come il Castello di Santa Severa a Santa Marinella, il Palazzo Doria Pamphilj a San Martino al Cimino (nel viterbese) e il palazzo razionalista dell'ex Gil a Roma, in zona Porta Portese, tre realta' con tre storie completamente diverse, mentre entro la fine dell'anno saranno illustrati gli altri edifici.

IL PRIMATO
Un primato tutto italiano per la Regione Lazio visto che dal 2014 ad oggi sono stati inseriti nell'elenco nazionale dell'Art Bonus appena 6 beni di proprietà di altre regioni. Dettaglio che apprezza lo stesso ministro Dario Franceschini quando riconosce che «il Lazio è la prima regione in Italia che utilizza l'Art bonus per valorizzare i suoi beni storici culturali e ambientali». La scelta non e' stata casuale, come sottolinea il governatore Nicola Zingaretti. Sono stati selezionati quei Beni gia' coinvolti in un piano di investimento di valorizzazione, e il coinvolgimento dei privati diventa la chiave di volta per la copertura dei lavori: E questa opportunità di sottoscrizioni e sponsorizzazioni private con il 65 percento di recupero fiscale è una grande occasione. Una sfida, quella di aprire alle donazioni spontanee la sorte del patrimonio. L'appello è rivolto a cittadini ma anche a imprese e imprenditori della nostra regione per segnalare un'opportunità, un investimento sul futuro sostenendo ciò che viene dal passato, incalza Zingaretti. Per il Castello di Santa Severa, la partecipazione privata sosterrà i lavori sulla Torre Saracena, il Battistero e i ponti di legno di accesso.

GLI EVENTI
Di contro, gli aspiranti mecenati saranno coinvolti in eventi esclusivi. A Roma, il gioiello razionalista sede della Gioventù littoria potrà finalmente vedere completati gli interventi al piano terra e al primo piano per rilanciare un nuovo spazio espositivo e performativo, un traguardo che tra gara ed esecuzioni di lavori dovrebbe concludersi entro il 2017. A San Martino al Cimino, può aprire al pubblico il palazzo Doria Pamphilj, dove la risistemazione del tetto (colpito da un fulmine) permetterà di svelare le sale nobili rivestite di affreschi e stucchi. Sempre a Roma, nella golden list di beni da adottare, figura anche il complesso di Santa Maria della Pietà col recupero di alcuni padiglioni dove definire la destinazione d'uso. Spicca, poi, la Torre Palidoro a Fiumicino pronta a divenire il Museo Salvo D'Acquisto, sotto l'egida dell'associazione dei Carabinieri. Ancora Villa Ponsm a Rieti, tesoro quadi sconosciuto ai reatini, dotato di un parco mozzafiato, da mettere in sicurezza dopo il sisma. E l'abbazia di San Magno a Fondi, dove realizzare un auditorium, insieme al Complesso di San Domenico, Villa Cantarano e Palazzo Caetani sempre a Fondi. Completano, nel viterbese, Palazzo Calabresi, il Castello di Roccarespampani. Fino alla Certosa di Trisulti, nel frusinate.