Roma, lancia un cucciolo dal finestrino dell'auto: a processo un ex volontario del canile

Roma, lancia un cucciolo dal finestrino dell'auto: a processo un ex volontario del canile
di Michela Allegri
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Giovedì 28 Aprile 2016, 08:39 - Ultimo aggiornamento: 12:20

Forse, prendersi cura di un altro cucciolo gli avrebbe rubato troppo tempo. E in vista delle vacanze estive ha deciso di sbarazzarsene nel modo più comune e più terribile: abbandonandolo lungo la strada. Di più. Alberto M., quarantenne romano, ex volontario in un canile comunale, non si sarebbe accontento di lasciare un meticcio di appena tre mesi sul ciglio del marciapiede. Come raccontano due testimoni, avrebbe scaraventato il cagnolino fuori dal finestrino dell'auto che guidava. Ora, però, è chiamato a rispondere di quel gesto davanti a un giudice: è finito sotto processo per abbandono di animali.

LA DENUNCIA
Metà pomeriggio, giugno inoltrato. Un gruppo di ragazzi sta percorrendo la Nettunense. Alle 16,30 il conducente inchioda l'auto, fa inversione di marcia e parte all'inseguimento di una Toyota Yaris di colore grigio scuro. Nella carreggiata opposta, in zona Ardeatina, all'altezza di via Santa Fumia, ha visto un uomo lanciare un cagnolino dal finestrino dell'auto e ripartire a tutta velocità. La Toyota accelera, svolta a destra appena può. I ragazzi fanno in tempo a segnare il numero di targa e tornano indietro per soccorrere il cucciolo.
 
IL SOCCORSO
Lo raccolgono dalla strada, lo caricano in macchina e lo portano da un veterinario. La bestiola è spaventata ma sta bene. E' un meticcio di appena tre mesi. Verrà accolto in canile, prima di essere adottato. I giovani, poi, decidono di sporgere denuncia. Raccontano ogni cosa ai vigili del XII gruppo, sezione Nae. «Transitavo in direzione Nettunese, in compagnia di tre amici - dichiara il conducente - ad un tratto vedevo un'auto di tipo Yaris ferma davanti a un cancello. L'uomo al volante lanciava dal finestrino un cagnolino. Poi, ripartiva nella direzione opposta alla nostra». Il denunciante parla anche dell'inseguimento: «Ho fatto subito retromarcia, ho cambiato carreggiata e l'ho inseguito per vedere il numero di targa. Lui ha accelerato e ha svoltato appena possibile e io sono tornato indietro per accertarmi delle condizioni del cucciolo». Il caso viene poi passato alla Procura e la pm Simona Misto apre un'inchiesta. Come si legge nel capo d'imputazione, il quarantenne «abbandonava sulla pubblica un cucciolo di cane meticcio dell'età di circa tre mesi, lanciandolo dal finestrino».

LA CONTRAVVENZIONE
Per gli inquirenti, si tratta di una contravvenzione punibile con una sanzione pecuniaria da duemila euro: si legge nel decreto penale di condanna notificato dalla pm. L'imputato, però, rifiuta di saldare il conto e preferisce affrontare il processo dal banco degli imputati. Ieri, l'ultima udienza del dibattimento. Il quarantenne viene sentito e, rispondendo alle domande dell'accusa, nega ogni addebito e dice di essere un amante degli animali. Per rendere più credibile la circostanza sottolinea di aver prestato servizio come volontario in un canile comunale. Ora, la decisione passa nelle mani del giudice.