La pista degli incendi dolosi oggi l'informativa in Procura

La pista degli incendi dolosi oggi l'informativa in Procura
di Valentina Errante e Sara Menafra
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Mercoledì 24 Agosto 2016, 08:40 - Ultimo aggiornamento: 13:57

ROMA Il fascicolo è un atto dovuto, perché sugli incendi di ieri e dei giorni scorsi, divampati in una zona dove non ci sono neppure insediamenti agricoli, i sospetti sono pesanti. Questa mattina gli uomini del Nucleo investigativo antincendio boschivo della Forestale e quelli dei Vigili del fuoco faranno altri rilievi. Poi consegneranno in procura le informative sugli ultimi fatti di Roma e partirà formalmente l'indagine, con l'ipotesi iniziale d incendio doloso. Il fascicolo dedicato ai fatti di queste ore potrebbe confluire negli accertamenti avviati a luglio dal procuratore aggiunto Lucia Lotti, che stava già coordinando le prime verifiche sul rogo al campo nomadi di Castel Romano.

GLI ALLARMI
L'ultima notizia del bollettino di guerra di ieri, arriva in serata. Un incendio di grosse dimensioni sulla banchina del Tevere che da Ponte Marconi arriva fino al lungotevere Gassman. Ieri è stato il giorno di fuoco a Roma Nord: le fiamme hanno consumato tra i 30 ed i 50 ettari di boschi, canneti e sterpaglie all'interno del Parco del Pineto, alle pendici della collina di Monte Mario, e a ridosso del Forte Braschi, sede degli uffici dell'Aise, e del Policlinico Gemelli. Non lontano dall'ospedale sono state evacuate, ma solo in via precauzionale, una casa di cura per anziani e un istituto con 64 religiose. Ieri è scoppiata l'emergenza ma nei giorni scorsi era stato un susseguirsi di allarmi: Pontina, Ostia, Aurelio. Ancora ieri sera le fiamme continuavano a divampare, a Fiumicino e Ostia.

I SOSPETTI
Finora non è stato possibile stabilire da dove sia partito il fuoco, i rilievi di questa mattina diranno di più. Vigili del Fuoco e Guardia Forestale hanno lavorato per tutto il giorno senza riuscire a spegnere completamente i roghi, ma non hanno ancora rintracciato alcun elemento sospetto e neppure l'indizio di una fiamma fortuita. Dunque, le prime relazioni consegnate ai vertici non contengono elementi utili. Al momento non si fanno ipotesi, ma il sospetto, comunque, è che ci siano stati più fronti e che si tratti di più incendi dolosi. È questa l'ipotesi di reato con la quale dovrebbe essere aperto il fascicolo, non appena le informative arriveranno in procura. «Non è stato trovato l'innesco degli incendi - spiega Luca Cari dei Vigili del Fuoco - è chiaro però che non si accendono da soli». È molto probabile che la procura decida di avviare un'inchiesta omnibus, che contenga tutti gli episodi, ipotizzando una regia comune, vista la contemporaneità dei fatti.

LE TELECAMERE
I roghi più allarmanti sono stati probabilmente quelli del parco del Pineto e nella zona di Corviale. Il numero complessivo, che ieri è arrivato a 13, è talmente consistente da far pensare ad un unica regia, anche se le condizioni meteorologiche, tra vento e siccità, oltre all'incuria alla quale sono sottoposte le aree verdi cittadine, potrebbero aver trasformato in tragedia episodi accidentali.
 
A questo punto gli investigatori stanno verificando se ci siano telecamere nelle zone interessate. Qualche negozio o banca, oltre agli strumenti di protezione delle aree dei parchi, potrebbero aver registrato i movimenti degli ultimi visitatori delle aree verdi. La situazione potrebbe avere alcuni aspetti in comune con i roghi di Castel Romano. Una delle ipotesi su quegli incendi era che qualcuno volesse attirare l'attenzione sulla zona. L'indagine era stata affidata alla Guardia forestale che nei prossimi giorni potrebbe consegnare a piazzale Clodio una nuova informativa.