Roma, pestato titolare del lavaggio: «La mia auto è sporca»

Roma, pestato titolare del lavaggio: «La mia auto è sporca»
di Mirko Polisano
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Sabato 26 Agosto 2017, 08:51 - Ultimo aggiornamento: 27 Agosto, 13:56
Finisce in coma dopo una banale lite. È successo a Fiumicino in un autolavaggio di via Portuense, dove Stefano Andreucci, 48 anni, conosciuto in città, è stato colpito in pieno volto da un pugno sferrato da uno dei suoi clienti. «La macchina è sporca, non è stata lavata bene», si era lamentata una donna nei confronti del giovane del Bangladesh che aveva tirato a lucido quel vecchio modello di Bmw. Ne è nata una discussione, prima sono volate parole pesanti. Stefano, titolare dell'azienda di autolavaggio, ha cercato di fare da paciere ma si è intromesso il marito della donna che senza pensarci due volte ha colpito Andreucci con un pugno, forte e preciso. L'uomo è caduto all'indietro e ha battuto la testa.

IL SANGUE
L'imprenditore, stimato e ben voluto da tutti, è rimasto a terra in una pozza di sangue. I suoi dipendenti sotto choc, sono a mala pena riusciti a chiamare i soccorsi. L'ambulanza ha trasportato il 48enne all'ospedale Grassi di Ostia e poi al San Camillo dove è tutt'ora ricoverato nel reparto di neurochirurgia in prognosi riservata. È in coma vigile e i sanitari stanno aspettando che l'ematoma alla nuca si riassorba per poterlo operare.

LE INDAGINI
Sul posto anche due volanti della polizia di Fiumicino: il commissariato è a pochi passi dal luogo dove si è consumata la lite. Gli agenti hanno identificato l'aggressore, residente a Ladispoli che al momento è stato denunciato a piede libero. Un'informativa è stata anche trasmessa alla Procura di Civitavecchia che ha aperto un fascicolo sull'episodio. L'uomo, al momento, dovrà rispondere di lesioni aggravate. Gli inquirenti avrebbero anche acquisito i filmati delle telecamere a circuito chiuso che hanno ripreso l'intera scena. I video hanno permesso agli investigatori di ricostruire, attraverso le sequenze, la dinamica dei fatti.

LA CITTÀ
Tutta Fiumicino, intanto, si stringe con affetto intorno all'imprenditore Andreucci che, oltre all'autolavaggio, è titolare anche di una rimessa di pneumatici. «Siamo vicini a Stefano - dice un suo amico ristoratore- vogliamo vederlo presto ritornare in pista». Amante delle auto e degli sport estremi, Stefano Andreucci non si è mai tirato indietro davanti a chi era in difficoltà. «Ha sempre aiutato tutti- dice uno dei suoi dipendenti- e continuerà a farlo. Anche quel giorno stava difendendo un lavoratore». E invece ha trovato la furia di un violento. Tutto per uno screzio di poco conto. Così si rischia di morire a Roma e dintorni, in un pomeriggio di fine agosto.