Tutt’altro che il copione di un suo nuovo film. Un amaro rientro per l’attrice, nell’elegante appartamento, in piazza Stefano Jacini a Vigna Stelluti, lo scorso sabato pomeriggio: ha trovato la casa messa a soqquadro dai ladri che sono poi fuggiti con un bottino di ingente valore: oro e gioielli per una cifra che supera i 50.000 euro.
CON GEORGE CLOONEY
Katy Saunders, nota anche per aver girato uno spot pubblicitario con George Clooney, ha subito chiamato il 113. Sono accorsi in piazza Stefano Jacini gli agenti del commissariato Ponte Milvio che hanno effettuato un sopralluogo insieme ai colleghi della polizia scientifica. Sembrerebbe, almeno stando ad una prima ricostruzione, che gli autori del saccheggio siano ladri ”acrobati”. Infatti, per arrivare nell’abitazione dell’attrice si sarebbero arrampicati lungo le condotte dell’acqua e sfruttando anche le grate alle finestre di altri appartamenti. Quindi, i ladri sono entrati in azione con arnesi da scasso introducendosi nell’abitazione da una porta finestra.
LA DESCRIZIONE
Gli investigatori hanno chiesto all’attrice di descrivere con estrema precisione i gioielli che sono stati trafugati. Nella denuncia, quindi, è stata inserita la descrizione più dettagliata possibile degli oggetti nella speranza di poterli individuare durante qualche futuro sequestro di refurtiva.
Gli agenti hanno controllato le immagini di alcune telecamere che si affacciano sulla piazza casomai i ladri fossero stati ripresi prima del saccheggio o durante la fuga. Sono stati ascoltati anche i residenti dello stabile e gli esercenti più vicini nel caso qualcuno si fosse accorto di qualcosa di strano: la presenza di qualche sconosciuto o di un’auto giudicata sospetta.
LE PERQUISIZIONI
Gli agenti del commissariato Ponte Milvio stanno scandagliando il mondo dei campi nomadi della zona dove è possibile che si nascondano gli autori del furto con il bottino o che vi si siano recati per smerciare la refurtiva. Potrebbero rivelarsi decisivi gli esiti del sopralluogo da parte della Scientifica.
Sembra infatti che i poliziotti abbiano trovato qualche impronta che possa essere riconducibile ai malviventi. Il reperto sarà ora confrontato con le impronte contenute negli archivi giudiziari. E se chi l’ha lasciata ha già dei precedenti potrà essere individuato e arrestato.
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