Ragazzo investito da un bus a Roma: «Alex ucciso con un colpo di sterzo»

Ragazzo investito da un bus a Roma: «Alex ucciso con un colpo di sterzo»
di Adelaide Pierucci
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Mercoledì 4 Marzo 2015, 05:47 - Ultimo aggiornamento: 15:31

Una manovra azzardata dell'autista del bus. Un probabile scatto col volante, mentre due passeggeri - Alessandro Di Santo travolto dal mezzo e un suo amico - bussavano su due fronti dell'autobus per poter salire.

Dalla prima ricostruzione il terribile incidente di piazza Venezia che venerdì notte è costato la vita a un ventenne del Collatino sarebbe da attribuire proprio a un movimento repentino dell'autista. Il sostituto procuratore Elena Neri, che procede con l'accusa di omicidio colposo, a giorni potrebbe ascoltare il testimone chiave di quella notte, l'amico di Alex.

Un giovane che ha già raccontato ai soccorritori il dramma di quei minuti. «Altri tre nostri amici erano riusciti a salire sul bus», si era sfogato. «Invece noi ci siamo visti chiudere le porte in faccia.

Allora io ho bussato dal finestrino per chiedere di aprire. Alex visto che l'autista non aveva intenzione di riaprirle è passato davanti al bus, in quel momento fermo, per parlare con lui. Dopo qualche secondo ho visto il pullman ripartire e Alex a terra, senza speranze. E' stato orribile. Strappato via in un secondo».

Per ora i filmati delle telecamere di videosorveglianza puntate sulla piazza non hanno rilevato elementi utili all'indagine. Non era funzionante invece il sistema di rilevazione interno del bus. L'indagine per ora dovrà basarsi sui rilievi e sui segni di trascinamento individuati sul mezzo, messo sotto sequestro ed esaminato dagli uomini della polizia scientifica.

L'AUTOPSIA

«L'autopsia non ha lasciato dubbi», ha spiegato l'avvocato Alessandro Proiti, che assiste la famiglia Di Santo. «Alessandro è finito proprio sotto le ruote. Che l'autista non si sia accorto di averlo davanti è possibile. Ma che non si sia accorto poi di averlo travolto ci pare improbabile». Gli esami tossicologici sulla vittima, chiesti dalla difensore dell'autista, l'avvocato Guido Di Muro, saranno invece svolti nei prossimi giorni. Anche se gli amici del giovane escludono che Alessandro barcolasse mentre camminava, o fosse brillo. Intanto è arrivato il giorno del funerale.

«Un'altra giornata di dolore. Ma noi non ti dimenticheremo mai», lo ricordano i compagni. «Vogliamo collaborare alle indagini. Trovare testimoni». L'interrogatorio dell'autista, ancora sotto choc, potrebbe slittare. Gli inquirenti per ora hanno escluso che si sia allontanato dalla piazza per non prestare soccorso. Tutti i passeggeri hanno escluso di essersi resi conto dell'investimento.