Secondo gli investigatori il materiale sequestrato avrebbe rifornito la rete di venditori ambulanti della zona e non solo. L'operazione dei baschi gialli e' scattato dopo un controllo di routine di un furgone in zona Porta Maggiore. Alla guida c'era un cittadino cinese che trasportava parte della merce. Insospettiti dai movimenti dell’extracomunitario, gli uomini delle fiamme gialle si sono messi alle costole dell’uomo e dopo una serie di indagini, sono risaliti al centro di smistamento di Borgo Vittorio: un fatiscente deposito confinante con un negozio occultato grazie ad una porta "a scomparsa", a pochi passi dal colonnato di piazza San Pietro. Il basso prezzo di vendita della merce aveva attratto un gran numero di rivenditori italiani e stranieri e secondo una prima stima della guardia di finanza il falso materiale avrebbe potuto fruttare ai “mercanti del tempio” una cifra superiore al milione e mezzo di euro. Davvero una cifra enorme, considerata la pericolosità della "scelta logistica" del magazzino.
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