Il bar di Roberto Spada riapre dopo
il sequestro: era il locale della mala

Il bar di Roberto Spada riapre dopo il sequestro: era il locale della mala
di Mirko Polisano
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Martedì 6 Febbraio 2018, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 7 Febbraio, 09:31

Riapre a Ostia il bar di Roberto Spada. Sono trascorsi, infatti, i 45 giorni di sospensione della licenza decisi dalla Questura di Roma e da ieri l'attività commerciale ha rialzato le saracinesche. Il blitz della polizia avvenne la mattina del 7 dicembre quando su disposizione del Questore Guido Marino il locale fu chiuso perché considerato «un abituale ritrovo di persone con precedenti di polizia, tra i quali un sorvegliato speciale».

L'ARSENALE
Non solo. All'interno del bar di via Franco Storelli, nel quartier generale del clan, la polizia aveva rinvenuto anche fori di proiettile e delle armi: una spada, un'accetta e un bastone. Elementi che hanno poi portato a mettere il negozio sotto sequestro. E poi a gestirlo c'era lui. Roberto, il fratello del boss Romoletto e il reggente del clan, secondo i pm. Ma anche l'uomo della testata alla troupe Rai di Nemo e ora rinchiuso nel carcere di massima di sicurezza di Tolmezzo e il cui nome è finito, dieci giorni fa, tra gli arrestati dell'operazione Eclissi che ha portato alla decapitazione del clan Spada a Ostia.


I SIGILLI
Tolti i sigilli, l'attività ha alzato di nuovo le serrande. Nel quartiere c'è chi avrebbe anche salutato tra gli applausi la riapertura. E ora quello che si teme è che il locale possa tornare a svolgere la sua funzione di «base d'appoggio» del clan con qualcuno che possa fare da tramite tra i capi in carcere e l'esterno. Il timore è che il Music, così si chiama il locale, possa di nuovo essere il «bar della mala», come era considerato fino a prima della chiusura, con tanto di fori di proiettili a testimoniare la guerra tra bande che a Ostia si sta trascinando da mesi. Il bar resta comunque l'obiettivo «sensibile» del quartiere dove continuano i controlli «ad alto impatto» delle forze dell'ordine. Pattuglie di polizia e carabinieri sorveglieranno giorno e notte le entrate del locale che è a ridosso di piazza Gasparri e nel centro del quadrilatero della droga. Era in questo bar che si pianificò la reazione da intraprendere per rispondere a chi aveva tentato di uccidere il boss del clan Carmine detto Romoletto.
 



GLI AFFILIATI
La gestione del locare sarà sotto stretta osservazione delle forze dell'ordine. E ora le indagini si stanno anche concentrando sugli interessi e gli affari della mala di Ostia Ponente che forse stanno portando avanti gli affiliati, ancora a piede libero, del clan. Il bar, insieme alla palestra di boxe (che non è mai stata sequestrata, ndr) rappresenta il mondo economico degli Spada a cui si affiancano i traffici illeciti di usura, spaccio di droga e racket delle case popolari. Intanto, nelle prossime ore sono previste altre nuove operazioni volte a stroncare la vendita delle sostanze stupefacenti in zona. Tra i luoghi da ispezionare ci saranno i garage, gli scantinati e i sotto tetti di piazza Gasparri, a pochi passi dal bar di Roberto Spada che proprio ieri è stato riaperto. Tra gli applausi della gente.
 
 

 

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