Roma, crack dell'istituto dermatologico Idi: in 24 a giudizio per bancarotta

Roma, crack dell'istituto dermatologico Idi: in 24 a giudizio per bancarotta
2 Minuti di Lettura
Venerdì 26 Maggio 2017, 18:02 - Ultimo aggiornamento: 27 Maggio, 15:19
Ventiquattro rinvii a giudizio, due condannati e una decina di patteggiamenti. È quanto deciso dal gup di Roma per le persone coinvolte nell'inchiesta sul dissesto della «Provincia Italiana della Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione», ente ecclesiastico a cui fanno capo tra l'altro, l'Istituto Dermopatico dell'Immacolata (Idi), il San Carlo di Nancy e Villa Paola. Un crac di decine di milioni di euro. A processo, tra gli altri, anche padre Franco Decaminada, consigliere delegato dell' Idi.

Il processo è fissato per il prossimo 16 novembre davanti ai giudici della nona sezione penale. La procura contesta, a seconda delle posizioni, la bancarotta fraudolenta, l'emissione e utilizzo di fatture false e l'occultamento di scritture contabili e riciclaggio in relazione a tutta una serie di attività di spoliazione dei beni avvenute tra il 2007 ed il 2012. Tra i rinviati a giudizio anche Domenico Temperini, ex amministratore di Idi-Farmaceutici nonché direttore generale pro-tempore di Idi-Sanità, e Antonio Nicolella, ex membro del Cda del Consorzio Servizi Ospedalieri. Tutti, a cominciare daDecaminada, furono arrestati nell'aprile del 2013. Il gup Fabio Mostarda ha anche disposto un'assoluzione e alcuni proscioglimenti su reati oramai prescritti.

Numerosi gli episodi di distrazione dei fondi ai danni della Congregazione citati nel capo di imputazione. L'inchiesta prese le mosse da un esposto nel quale alcuni dipendenti dell' Idi lamentavano il mancato versamento degli stipendi e segnalavano una serie di incongruenze nella gestione amministrativa della struttura sanitaria. Gli accertamenti, nel maggio 2013, sfociarono in un maxisequestro di beni per sei milioni di euro riconducibili a Decaminada e Temperini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA