Elodies, 18 anni, è un'educatrice, il suo fidanzato, Rian, ventenne, studia economia. Sono loro i due turisti eroi che hanno soccorso la clochard tedesca in piazza Vittorio e fatto arrestare il suo stupratore. Arrivati dal Lussemburgo a Roma domenica, ripartiranno domani: «Siamo felici di avere aiutato lei e Roma», dicono.

Cosa è successo quella notte?
«Stavamo tornando in hotel, abbiamo sentito delle urla e ci siamo diretti al punto da cui proveniva la voce. Abbiamo visto un uomo alzarsi e più avanti abbiamo scorto un'anziana che piangeva a terra, con i pantaloni abbassati nuda».

Che cosa avete fatto?
«Per capire bene, siamo passati dietro e ci siamo nascosti dietro a una colonna. Quell'uomo pensava che ce ne fossimo andati e si è girato per completare ciò che stava facendo. ci siamo fatti avanti. Ha coperto i genitali e si è dileguato».

Lo avete seguito?
«Dopo poco abbiamo sentito urlare un'altra donna, Rian è corso e ha visto una signora, non una barbona, che era stata spinta a terra. Era sotto choc. A quel punto è passata l'auto dei carabinieri che lo ha fermato».

Si tratta di un nordafricano clandestino. Roma è una città insicura e razzista?
«Questa zona sì ci ha fatto paura. Solo in un locale con noi, coppia mista, sono stati sgarbati».

Cosa vi hanno detto i carabinieri?
«Che abbiamo fatto un buon lavoro. Ma non dimenticheremo mai lo sguardo cattivo di quell'uomo».