Guidonia, tentato omicidio nella notte al centro agroalimentare, operaio picchiato a bastonate

Guidonia, tentato omicidio nella notte al centro agroalimentare, operaio picchiato a bastonate
di Marco De Risi
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Lunedì 29 Agosto 2016, 08:22 - Ultimo aggiornamento: 18:49
Qualcuno l'ha picchiato senza un briciolo di pietà, prendendolo a bastonate tanto da fratturargli la scatola cranica. E' in gravi condizioni un egiziano di 28 anni trasportato a notte fonda al policlinico di Tor Vergata dove è ricoverato in Terapia intensiva. Il tentato omicidio è avvenuto all'interno del centro agroalimentare di Setteville di Guidonia.
Erano circa le cinque del mattino quando è scattata l'aggressione. A quell'ora il grande centro gira a pieno regime. Tra decine e decine di banchi e capannoni per la vendita all'ingrosso di alimenti, qualcuno ha sentito le grida di un uomo a terra vicino a un banco e ha chiamato i soccorsi.

I primi a intervenire sono stati gli operatori di un'ambulanza. I sanitari si sono resi subito conto della gravità della situazione: l'uomo non era cosciente e perdeva sangue dalle orecchie. Non c'era dubbio che si trattasse di un pestaggio e per questo è stata avvertita la polizia. Una pattuglia, in pochi minuti, è arrivata sul luogo della segnalazione. Sembra che la vittima abbia un regolare permesso di soggiorno, anche se ancora non è stato appurato con certezza se svolga qualche mansione nella struttura o se sia un compratore esterno. All'alba l'ambulanza ha impiegato circa venti minuti per il trasporto al policlinico di Tor Vergata, dove l'uomo è entrato al pronto soccorso in codice rosso. I medici sono riusciti a bloccare l'emorragia, ma la Tac ha evidenziato una frattura cranica.

I RILIEVI
Gli agenti hanno indagato da subito senza sosta. Hanno ascoltato testimoni, alcuni dei quali sono stati portati al commissariato di Tivoli, e hanno anche visionato le telecamere della zona. Il servizio di vigilanza si è subito messo a disposizione. E' intervenuta una squadra della polizia scientifica che ha eseguito i rilievi e prelevato sostanza ematica e altre tracce. E' la prima volta che capita un fatto di sangue nell'area.

 
Gli investigatori avrebbero già alcuni indizi che potrebbero portare a una svolta l'inchiesta. Secondo alcune testimonianze, infatti, l'egiziano sarebbe stato picchiato a bastonate da due uomini che, dopo averlo ridotto in quello stato, sono subito fuggiti. Testimonianze che pare siano genuine, molto credibili. Ecco, quindi, che gli agenti nel giro di poco tempo potrebbero identificare gli autori del pestaggio. Gli inquirenti saranno ovviamente avvantaggiati se la vittima migliorerà e, quindi, sarà in condizioni di parlare e raccontare chi l'ha aggredito e perché. Sul posto è stato trovato un bastone sporco di sangue che è stato sequestrato.

«Nel Car – affermano all’unisono Car Scpa e imprenditori – non ci rassegneremo alle prevaricazioni e alle intimidazioni dei violenti.
Con un impegno unitario delle Autorità, della gestione e della comunità di lavoro, il Car non diventerà mai terra di nessuno
»”. Ed anzi, preso atto con soddisfazione del lieve, ma incoraggiante miglioramento delle condizioni del ferito, rilevate oggi dai medici dopo l’operazione alla testa subita a Tor Vergata, i vertici di Car Scpa hanno voluto ringraziare le Forze dell’ordine (alle quali hanno riconfermato gratitudine e piena fiducia), grazie al tempestivo e deciso intervento delle quali si devono la sopravvivenza del ferito e la fuga di almeno due aggressori.

Car Scpa e operatori all’ingrosso, spiega la società in un comunicato, rilanciano con forza un tema non nuovo delle sue politiche e delle sue richieste alle Autorità. Innanzitutto, l’allestimento di un presidio permanente delle Forze dell’ordine all’interno dei 140 ettari di infrastrutture avanzate del mercato agroalimentare all’ingrosso. Il più grande in Italia. Esigenza, questa, che la società proprietaria, gli imprenditori e l’intera comunità di lavoro del Car hanno più volte rappresentato ai vertici del sistema di sicurezza nazionale e locale. L’ultima volta, un mese fa, con una lettera ufficiale a Palazzo Valentini.

 
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