«La nostra battaglia continua e non può essere altrimenti. Lo slogan è 'Corpi senza confini' per rivendicare la libertà di disporre del nostro corpo sul piano della libertà sessuale, sulle tematiche genitoriali (procreazione assistita e riforma adozioni) e sul piano sanitario, in particolare per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili», sottolinea il portavoce del coordinamento Roma Pride, Sebastiano Secci. Alla parata hanno anche aderito i vigili del fuoco dell'Usb: «Vogliamo rinnovare l'impegno nella promozione dei diritti dei soggetti del lavoro e del non lavoro. E' impossibile di conquistare il diritto al lavoro – hanno spiegato – senza affiancare chi lotta per i diritti essenziali della propria esistenza». Presenti, in rappresentazione di Comune e Regione, rispettivamente l'assessore alla Semplificazione Flavia Marzano e il vicepresidente, Massimiliano Smeriglio, oltre alla presidente del Municipio I, Sabrina Alfonsi. «Il vostro documento politico lo sottoscrivo dalla prima fino all'ultima parola», ha detto la Marzano, che ha anche anticipato che Raggi incontrerà a breve il coordinamento del Roma Pride. «Io non potrò essere alla parata perché sarò in Sardegna - ha poi aggiunto - ma sono sicura che la sindaca farà di tutto per essere presente». «Anche la Regione sottoscrive il documento di questa manifestazione – ha detto Smeriglio, che sfilerà in piazza – quella del 10 giugno è una festa ma anche un momento di riflessione per tenere il punto».
La Alfonsi, da parte sua, ha lanciato un appello ai presidenti dei Municipi affinché prendano parte, come lei, all'evento. Oltre alla parata, sono previsti alcuni eventi collaterali, coordinati dal vulcanico direttore artistico Diego Longobardi: «Iniziamo il 2 giugno con una festa nella location dell'ex Dogana, che ci ospita per la prima volta – ha detto la “guida” ormai storica di Muccassassina – Il 10 giugno, invece, ci sarà la festa al GayVillage, mentre dal 3 all'11 nella Gay Street ospiteremo una serie di incontri e momenti di spettacolo: da Leopoldo Mastelloni (il 6 giugno) a Susanna Camusso, fino al contest di più Bello d'Italia, autorizzazioni permettendo». Come, infatti, ha spiegato la Alfonsi manca ancora il permesso della Sovrintendenza: «Ma sono abituata a queste situazioni: dopo aver sbrogliato la matassa del Cinema America, ora ci occupiamo anche di questo. Sono certa che la sovrintendenza nazionale - ha spiegato - ci darà il suo parere positivo, di cui siamo in attesa, poiché il palco è stato ristretto e riposizionato come da prescrizioni. È stato collocato all'incrocio tra via San Giovanni in Laterano e via Ostilia e ridotto di dimensioni per consentire il passaggio. Speriamo che il benestare arrivi presto per autorizzare la concessione di suolo pubblico».
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