�Andiamo al bancomat�, questa era l’espressione usata da due rapinatori romani accusati di avere fatto almeno tredici colpi in varie profumerie, farmacie, negozi di bambini e anche da Mc Donald’s.



In qualche occasioni i negozi venivano rapinati anche due volte in una settimana. Si tratta di due uomini di 47 e 43 anni, già con precedenti penali alle spalle, inchiodati da un’indagine degli agenti del commissariato San Paolo, diretti da Filiberto Mastrapasqua. La coppia armata di coltello e di pistola prendeva di mira quei negozi dove all’interno lavoravano le donne, quindi vittime maggiormente indifese davanti alla furia dei banditi.



I colpi sono stati commessi fra il 2013 e il 2014 e spaziano dal Portuense, Marconi, fino ad Acilia. I criminali risiedevano nelle stesse case popolari di via Ventimiglia al Trullo. Per gli agenti non è stato facile pedinarli considerato che si muovevano rapidamente in sella a scooter che sono risultati rubati. Uno dei rapinatori aveva l’obbligo di firma alla caserma dei carabinieri di zona. L’uomo vi si recava dopo i colpi a mano armata in sella allo scooter rubato che parcheggiava poco distante alla caserma. Gli agenti hanno visionato decine di telecamere di negozi rapinati e così sono risaliti ai ricercati nelle cui abitazioni sono stati sequestrati i caschi e i vestiari usati nelle rapine e ripresi dalle telecamere.



La coppia ha messo a segno almeno due colpi agendo insieme. Poi, il bandito di 47 anni ne ha compiuti almeno sei da solo. Mentre il complice 5 nella zona di Acilia. Quest’ultimo aveva un rapporto sentimentale con una ragazza di Acilia e quando la andava a trovare metteva a segno le rapine nei negozi della zona. Gli agenti di San Paolo stanno lavorando ancora convinti che i criminali finiti in manette possano essere responsabili di altre rapine.