Frascati elegge Mastrosanti, Andreotti a Grottaferrata, Presutti a Fonte Nuova

Frascati elegge Mastrosanti, Andreotti a Grottaferrata, Presutti a Fonte Nuova
di Luigi Jovino e Alessia Marani
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Lunedì 26 Giugno 2017, 08:23
Luciano Andreotti a Grottaferrata, Roberto Mastrosanti a Frascati e Piero Presutti a Fonte Nuova. Eccoli i nuovi sindaci dei tre Comuni fino a ieri commissariati. Ma ha vinto soprattutto l'astensionismo: perché a scegliere il primo cittadino sono stati poco meno di un elettore su quattro. Il dato definitivo del ballottaggio nella città sull'Anagnina (al voto appena il 37,30% degli aventi diritto) spalanca le porte del Municipio all'architetto Andreotti, eletto con il 55,2% delle preferenze e sostenuto da tre liste civiche, che surclassa Stefano Bertuzzi che si affidava a Pd e Udc-Alternativa popolare. Il primo round dell'11 giugno si era concluso con un incredibile pareggio alla riconta delle schede: 1930 preferenze ciascuno.
I DISSIDI
A Frascati gli appelli al voto dell'ex segretario generale del Coni Raffaele Pagnozzi (sostenuto da Pd, centro democratico e da tre liste civiche), non sono serviti. Anche qui sui Colli Albani l'affluenza ai seggi ha segnato i minimi storici con il 45,13% degli elettori alle urne con una perdita secca di oltre il 14% rispetto al primo turno. Astensione che ha finito per penalizzare Lello Pagnozzi nonostante al primo turno avesse staccato Mastrosanti, a capo di una coalizione civica, di 449 voti. Pagnozzi aveva già compiuto un miracolo, compattando la coalizione del centro sinistra che aveva concluso la precedente esperienza amministrativa due anni e mezzo prima del mandato per dissidi all'interno della maggioranza. Mastrosanti alla vigilia del ballottaggio era ottimista rivelandosi un ottimo profeta. «Se la percentuale dei votanti supera il 40 per cento - ha detto - di sicuro vinciamo noi e portiamo una ventata di rinnovamento per affrontare e risolvere i gravosi problemi che affliggono da anni la nostra città». L'avvocato Mastrosanti è stato assessore in una precedente giunta di centro sinistra ma adesso preferisce definirsi «sindaco civico», perché nella sua coalizione ha coinvolto sia esponenti di sinistra che ex consiglieri e sindaci di destra.
GEOGRAFIA POLITICA
Con questi risultati cambia la geografia politica dei Castelli Romani finora caratterizzata da una maggioranza di giunte di centro sinistra, in ritirata il Pd. «Grottaferrata - afferma il sindaco Andreotti avrà un'amministrazione efficiente e stabile. Sono felicissimo. In pochissimo tempo abbiamo costruito una coalizione vincente, riuscendo a portare la maggioranza dei votanti dalla nostra parte». L'ingegnere Piero Presutti, 57 anni, ex assessore nella giunta Vittori, appoggiato da tre liste civiche ma anche da Fratelli d'Italia, infine, batte a Fonte Nuova con il 61,8% dei voti, lo sfidante Graziano Di Buò, che oltre alle due liste civiche e Direzione Italia era forte degli apparentamenti con Forza Italia e Noi con Salvini. In netto calo l'affluenza ferma al 33.27% contro il 53.33% del primo turno e il 68.99% della precedente tornata elettorale nel 2014. «Ha pagato la coerenza e la sobrietà della nostra campagna elettorale - ha detto a caldo Presutti - non ho risposto a provocazioni. è stato un successo perché abbiamo vinto nonostante il calo dell'affluenza e senza fare apparentamenti».

 
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