Fori, ambulanti dentro gli scavi: gli abusivi scavalcano i muri dell’area archeologica per vendere la loro merce ai turisti

Fori, ambulanti dentro gli scavi: gli abusivi scavalcano i muri dell’area archeologica per vendere la loro merce ai turisti
di Laura Larcan
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Sabato 23 Agosto 2014, 23:40 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 09:02

Ma come sei entrato? Hai pagato il biglietto?. No. Allora hai scavalcato?. S. Scambio fugace di battute tra una guida turistica romana con gruppo americano al seguito e un ambulante acrobata che vende bottigliette d’acqua dentro al Foro romano lungo la Via Sacra.

«One euro, one euro, cold water, one euro», ripete come una litania. Un euro, acqua fredda. Stupore, un pizzico di imbarazzo, rammarico. L’istinto è quello di cercare con lo sguardo un custode. Ma in un attimo l’abusivo degli assetati si volatilizza tra capitelli e frammenti marmorei di trabeazioni millenarie. Non è certo difficile, visti i 35 ettari di museo a cielo aperto (ma comunque a pagamento) che rendono unici il Foro romano e Palatino. Siamo nel cuore della Roma antica, culla della storia che affonda le radici nel mito di Romolo, fiore all’occhiello del patrimonio archeologico della Capitale, sotto l’egida del Ministero per i beni culturali e per il turismo. Eppure accade anche questo.

LA STRATEGIA

Che gli ambulanti aggirino i controlli e conducano indisturbati il loro business irregolare all’interno dell’area statale. Grandi zaini sulle spalle, un carico di scorte d’acqua ghiacciata da vendere illegalmente, una buona dose di prestazione atletica. Già, perché le strategie per entrare nel Foro romano non sono da poco.

«Scavalcano arrampicandosi tra il muro e i nuovi cancelli di uscita all’altezza della basilica di Massenzio per poi andare a vendere acqua dentro al Foro», racconta un’altra guida turistica romana che preferisce rimanere anonima («meglio non fare nomi quando si ha a che fare con queste persone, noi lì dobbiamo lavorare tutti i giorni»).

«A volte i custodi se ne accorgono, li prendono e li scortano fuori. A me è successo di assistere alla scena sotto gli occhi esterrefatti della coppia di turisti americani con cui stavo». In barba al servizio di video-sorveglianza, i punti prediletti in cui gli ambulanti acrobati fanno breccia sembrano essere le due uscite con le nuove porte a tornello. Una presso la basilica di Massenzio, l’altra verso il Carcere Mamertino sulle pendici del Campidoglio. Alcuni addirittura scavalcano pure nel giardino (off limits) del convento della chiesa di Santa Francesca Romana e da qui riescono ad intercettare i turisti in visita al Foro romano. Dinamiche che evidenziano ancora di più la cronica mancanza di personale che affligge l’area (così come tutti i siti della Soprintendenza ai beni archeologici).

LE GUIDE TURISTICHE

Dall’associazione di guide turistiche abilitate di Roma Federagit, lamentano che i blitz degli ambulanti dentro al Foro romano sono solo la conseguenza di una condizione esterna dell’ambulantato completamente fuori controllo. «Con la pedonalizzazione la situazione è diventata ancora più difficile - riflettono - Giusto valorizzare l’area archeologica, ma se non viene pattugliata dalla polizia locale in modo incisivo e continuato l’area si riempie di ambulantato che assedia i turisti a discapito del nostro lavoro. Per non parlare del sistema di adescamento abusivo dei turisti che ormai si è moltiplicato su tutta via dei Fori Imperiali. Ovunque c’è qualcuno che cerca di adescare un turista per vendere un tour al Colosseo».