Fiumicino, protesta davanti a centro immigrati: in 150 per dire «no a nuovi arrivi»

Fiumicino, protesta davanti a centro immigrati: in 150 per dire «no a nuovi arrivi»
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Domenica 10 Luglio 2016, 19:54 - Ultimo aggiornamento: 20:15

Protesta anti-migranti a Fiumicino, comune alle porte di Roma. Questa sera circa 150 persone si sono radunate spontaneamente per manifestare contro la ventilata ipotesi dell'arrivo, da domani, di 50 migranti che dovrebbero essere ospitati in uno stabile di via Bombonati all'Isola Sacra. Con tanto di fumogeni accesi, la protesta, accanto all'annuncio del raduno, è montata via via nel pomeriggio con un tam tam attraverso i social appena si è sparsa la notizia, da confermare, dell'arrivo dei migranti, che sarebbero accolti in una struttura gestita da una cooperativa. 
 

 


 Sulla vicenda l'opposizione di centrodestra, in mattinata, aveva già espresso dure critiche e preoccupazioni. «L'arrivo dei migranti - hanno sottolineato - rischierebbe di creare tensione sociale che andrebbe a incidere in modo significativo sulle ormai insufficienti risorse finanziarie a disposizione e acuire il fenomeno della microcriminalità che ha raggiunto livelli intollerabili». Proprio a ridosso della palazzina che dovrebbe diventare un centro di accoglienza, sono apparsi degli striscioni con gli slogan «No ai centri profughi», «Difendiamo il nostro quartiere: no immigrati», «Non siete i benvenuti né voi né chi vi paga». Sul posto le forze dell'ordine.

Si registrano dei rallentamenti alla viabilità su via Trincea delle Frasche, l'arteria dell'Isola Sacra. All'iniziativa sono presenti i consiglieri comunali di centrodestra Mauro Gonnelli, Federica Poggio e William De Vecchis: «Appoggiamo concretamente una iniziativa giusta e pacifica da parte di molti cittadini che in maniera spontanea e assolutamente educata hanno deciso questo pomeriggio di far sentire la loro voce - spiegano -. Dispiace non aver visto al contrario nessun consigliere di maggioranza e delle istituzioni locali che, al di là di qualche dichiarazione stampa, hanno preferito rimanere sotto gli ombrelloni infischiandosene dei problemi di questa città. Qui non si tratta di essere razzisti ma al contrario essere realisti. Ogni anno spendiamo oltre 700mila euro per ospitare richiedenti asilo politico. Le nostre casse non possono sostenere il peso di un altro milione e mezzo a meno di tagliare i sostegni alle famiglie in difficoltà. Ipotesi questa che creerebbe tensioni sociali difficilmente sostenibili».


«Ufficialmente il Comune non è stato coinvolto - spiega il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino - non è pervenuta all'Amministrazione comunale nessuna comunicazione circa il centro. Solamente da qualche giorno voci insistenti confermavano la prossima apertura decisa autonomamente dalla Prefettura, nonostante il Comune  - circa un anno fa  - alla richiesta da parte del Prefetto di indicare un luogo per l'istituzione del centro di accoglienza, il sindaco di suo pugno abbia comunicato che ciò non era possibile, visto che ci sono sul nostro territorio c'erano già altri centri che si aggiungono all'accoglienza di minori non accompagnati che arrivano dall'aeroporto».

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