“Se ci saranno delle proposte concrete le valuterò ma ribadisco che al momento l’unica strada possibile per entrare nella pubblica amministrazione è il concorso”. Le parole del sindaco di Fiumicino Esterino Montino sintetizzano quella che è stata la conclusione della giornata di protesta di ieri, animata sul tetto del Comune di Fiumicino da diverse maestre precarie di nido e scuola d’infanzia che hanno chiesto a gran voce di far ritirare il bando concorsuale che, nonostante alcune tutele, non garantisce loro il posto di lavoro.

Due di loro sono svenute e una avrebbe tentato di gettarsi dal parapetto dello stabile. Non è mancato l’intervento delle forze dell’ordine e del 118.

Il fatto è questo: la graduatoria, frutto di una selezione avvenuta tre anni fa è in scadenza e adesso il concorso per nuovi insegnanti prevede sì l’assunzione del 50% del personale, la cui anzianità oscilla dai 20 a 30 anni di precariato, ma la percentuale è considerata “insufficiente” dai manifestanti per garantire lavoro ai circa 500 precari che rischiano di perdere il posto.

Le circa 15 maestre si trovavano dalle 12 a manifestare sul tetto del Comune fino a quando alle 18 circa, il sindaco Montino è salito per ascoltarle. Non è la prima volta che Montino riceve le insegnanti precarie per spiegare loro che l'amministrazione non intende fare atti che non siano che non siano legittimi e legali: "L'unica strada per entrare nella pubblica amministrazione - ribadisce Montino -  è il concorso che, per altro, ha determinate caratteristiche che preservano e tutelano anche chi è precario".

A riprendere l’incontro in diretta Facebook il coordinatore regionale del Lazio per il Sociale di Noi con Salvini Simone Carabella che ha strappato al sindaco la promessa di valutare una prossima e concreta proposta che arriverà dalle precarie

La diretta Facebook