Roma, via al nuovo piano del traffico: stop per 140mila auto dentro il Gra dal primo novembre

Roma, via al nuovo piano del traffico: stop per 140mila auto dentro il Gra dal primo novembre
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Lunedì 10 Ottobre 2016, 07:42 - Ultimo aggiornamento: 07:52
L'avviso di sfratto riguarda 136.900 automobili di Roma e provincia. A partire dal 1° novembre non saranno più ammesse dentro la Fascia verde, l'area che si estende da Vigna Clara fino all'Ardeatina. Tra venti giorni, infatti, entrerà in vigore il primo step previsto dal nuovo Piano generale del traffico urbano (Pgtu) approvato dal Campidoglio ad aprile 2015. E le conseguenze rischiano di farsi sentire per migliaia di automobilisti residenti nella Capitale e nell'hinterland.

IL PROVVEDIMENTO
La giunta di Virginia Raggi dovrà dare esecuzione a una delibera del commissario straordinario Francesco Paolo Tronca che prevede, entro il primo novembre, l'estensione alla Fascia verde della limitazione di accesso e circolazione già in vigore, da un anno, all'interno dell'Anello ferroviario.
In sostanza, le auto alimentate a benzina euro 1 (66.593 veicoli, secondo i dati dell'ultimo rapporto Aci) e quelle alimentate a gasolio euro 1 ed euro 2 (70.307 veicoli) non potranno più accedere in gran parte dei territori compresi nel Raccordo anulare, quelli dove sono già banditi permanentemente tutti i veicoli Euro 0.

FASE 2
Tra un anno la restrizione sarà ancora più drastica, perché dovrebbe scattare la seconda fase del Pgtu. Dal 1° novembre 2017 all'interno dell'Anello ferroviario non dovrebbero più accedere anche «gli autoveicoli alimentati a benzina Euro2 e a gasolio (diesel) Euro3». Praticamente il centro storico e i dintorni sarebbero inibiti a quasi mezzo milione di auto: 242mila macchine a benzina euro 2 e 232mila a diesel euro 3, sempre a leggere i numeri forniti dall'Aci. In teoria, secondo il programma varato dalla giunta Marino, già dal prossimo mese e fino a marzo, potrebbero partire le sperimentazioni. Ma è un nodo che dovrà sciogliere l'amministrazione M5S e che dovrà tenere conto delle esigenze non solo dei romani, ma anche dei tanti pendolari che ogni giorno arrivano in città dalla provincia.

L'INDAGINE UE
L'obiettivo del Pgtu è quello di ridurre le emissioni inquinanti, anche perché dal 2015 la Commissione europea ha aperto una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia sia per il superamento dei valori limite del NO2 (diossido di azoto) in 15 zone del territorio nazionale, tra cui la Capitale, sia perché finora non sono state attuate misure appropriate per far sì che vengano rispettati i limiti comunitari.
66.593
le auto alimentate
a benzina Euro 1
a Roma e provincia
Insomma i blocchi, almeno parziali, possono difficilmente essere aggirati. Anche per questo il Campidoglio è al lavoro per trovare misure che possano garantire la riduzione delle emissioni inquinanti, senza generare troppi disagi in termini di traffico e viabilità.