Equitalia, la lista dei favori del direttore condannato ai vip: tra i nomi anche Lotito

Equitalia, la lista dei favori del direttore condannato ai vip: tra i nomi anche Lotito
di Adelaide Pierucci
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Sabato 20 Gennaio 2018, 08:06 - Ultimo aggiornamento: 11:59
Per districarsi nelle procedure di pagamento delle cartelle Equitalia si rivolgevano tutti ad Alessandro Migliaccio, ex direttore regionale di Equitalia appena condannato a due anni. Emerge dalle carte dell'inchiesta depositate al processo: ci sono Claudio Lotito, che deve gestire il maxi debito della Lazio Calcio, l'ex ministro Paolo Cirino Pomicino, con le multe incassate per le vie di Roma, l'ex senatore Rosario Giorgio Costa, ex sottosegretario del governo Berlusconi, che si interessa del trasferimento di un dipendente, mentre l'ex senatore Roberto Della Seta (Pd) vuole aiutare il cugino, che vuole saldare e non ci riesce, e persino la segretaria di un prefetto, che ha altri guai tributari.

Tutti chiamano, anzi chiamavano alla direzione di Equitalia per capire come chiudere i conti, subito e senza ulteriori aggravi. Nulla di penalmente rilevante, ma «favori tra personaggi di potere», come li ha definiti il gip Paola della Monica nelle motivazioni con cui ha appena spedito a giudizio sei indagati, tra cui Gabriella Alemanno (sorella dell'ex sindaco) in veste di vicedirettore dell'Agenzia delle entrate, e condannato Migliaccio, un manager tentacolare sempre pronto ad aiutare. L'inchiesta del pm Stefano Fava ricostruisce le attività in Equitalia fra il 2011 e il 2014 dove i vertici si rendono disponibili per rateizzare il debito di imprenditori e amici. Lotito, Pomicino, senatori, segretarie di politici e prefetti, giudici e giornalisti non sono indagati nell'inchiesta, ma scorrendo le intercettazioni raccolte nelle oltre mille pagine del fascicolo si tratteggia una sorta di tam-tam sulle cartelle esattoriali. «Quello che si legge nelle intercettazioni - scrive il gip in riferimento in particolare ai sei indagati a giudizio (tre manager Equitalia e tre imprenditori) con un linguaggio neanche allusivo è un continuativo contesto di favori tra persone di potere, il mercimonio della pubblica funzione per interessi economici e personali».

FAVORI AI VIP
Imprenditori, noti avvocati, professionisti, politici, appartenenti alle forze dell'ordine, tutti chiedono un favore ai vertici di Equitalia e agli impiegati infedeli «anche promettendo qualcosa». Pure Lotito chiama Migliaccio. Parlano di posizioni debitorie e della SS Lazio, «gravata da un debito - si legge - di cento milioni di euro con rateizzazione cinquantennale e rata annuale». A lui Lotito spedisce anche amici. «No, no; se poi è una persona sua - gli dice Migliaccio - ci mancherebbe altro, la garanzia ce l'abbiamo». Migliaccio viene mobilitato pure per risolvere una cartella esattoriale interna, una montagna di multe alla macchina presidenziale. Il collega, però, si raccomanda: «Perché se poi andiamo a finire sui giornali, ci fanno a pezzi».
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