Roma, sfrattato con una figlia invalida incontra Berlusconi: «Mi aiuterà a trovare una casa per Noemi»

Roma, sfrattato con una figlia invalida incontra Berlusconi: «Mi aiuterà a trovare una casa per Noemi»
di Laura Bogliolo
4 Minuti di Lettura
Venerdì 16 Giugno 2017, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 10:55

«È andata benissimo, ci siamo fatti delle promesse: non posso dire nulla, mi ha detto di tenere tutto per me, è una cosa mia e sua, personale insomma. L'incontro? Eravamo lui ed io soltanto, era come stare in una camera da pranzo con un papà, è un uomo generoso. La soluzione ci sarà a breve. Adesso devo andare da mia figlia». Quello che non può dire con le parole, lo trasmette con gli occhi: la stanchezza delle notti passate accanto a Maria Noemi, quasi scompare avvolta da una gioia liberatoria.
Emmanuel Mariani ieri ha incontrato Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli. L'invito è arrivato dall'ex Cavaliere, in diretta tv, mentre Emmanuel raccontava la sua storia: 42 anni, dipendente dell'Atac dal 2001, tre figlie. Maria Noemi, 11 anni, è invalida al 100% a causa di un errore durante il parto. «È paralizzata, soffre di crisi epilettiche, ha bisogno di assistenza giorno e notte e potrebbero mandarci via da casa da un momento all'altro» racconta il papà.

L'EMOZIONE
Emmanuel e la sua famiglia abitano in una casa popolare in via Pinelli, nel quartiere San Saba. «Ci è stata assegnata nel 2006 - spiega - ma a ottobre il Comune ci ha comunicato che l'assegnazione non era valida perché non eravamo in graduatoria. Quella casa è importante, spostare Maria Noemi è pericoloso». La delibera di assegnazione è stata annullata dalla procura perché considerata sbagliata, c'erano errori nella graduatoria che assegnava casa a 300 persone circa. Tra loro c'è anche Emmanuel che ieri è arrivato un'ora prima all'appuntamento fissato alle 16.30 dallo staff di Berlusconi.

L'ATTESA
«Sono emozionato, resto con i piedi per terra, sono come San Tommaso: finché non vedo non ci credo. Comunque vada ringrazio Silvio Berlusconi per l'interessamento, gli sarò sempre grato» diceva prima di entrare a Palazzo Grazioli. Durante gli ultimi mesi il papà aveva avuto dei contatti con l'assessore al Bilancio e al Patrimonio di Roma Capitale Andrea Mazzillo.
«Poi si è fermato tutto, non so perché, ma non porto rancore, se la legge dice che non ho diritto alla casa la rispetto, ma credo che la giustizia debba anche considerare l'umanità, situazioni come quelle di mia figlia. Come cittadino il sindaco Virginia Raggi mi ha molto deluso, mi aspettavo un contatto, un po' di umanità, ma non me la prendo con nessuno» ripete. La piccola Noemi «che ha alti e bassi, vive di giorno in giorno e io ringrazio Dio per ogni minuto che trascorro con lei, il suo sorriso ci dà la forza di andare avanti e spazza via ogni sofferenza».
Entrare a Palazzo Grazioli significa aspettare in un salone con aria condizionata al massimo che riproduce una sorta di mini parlamento. Non si può assistere all'incontro. Non hanno potuto neanche alcuni rappresentanti di Forza Italia che si erano presentati all'appuntamento, né l'amico di Emmanuel che lo accompagna in ogni occasione.

LA SOLUZIONE
«Il presidente vuole un incontro personale» spiegavano dallo staff. Berlusconi ha chiamato soltanto il consigliere Davide Bordoni, presidente del gruppo Forza Italia in Campidoglio: «Mi ha chiesto di seguire la vicenda in Comune, ho sentito l'assessore Mazzillo più volte, dovrà trovare una soluzione: si pensa a un bene sequestrato alla Mafia, deve essere ampio per le necessità di Noemi e stare all'interno del territorio dell'Asl RmA con la quale la famiglia ha realizzato un piano sanitario di assistenza».
L'incontro è durato un quarto d'ora circa. «È molto simpatico, energico. Mi ha chiesto che squadra tifassi, io purtroppo gli ho detto la verità... Roma e non Milan. Mi ha offerto da bere, ho preso un bicchiere di acqua e lo ha preso anche lui. Io sono di destra, ma anche se mi avesse proposto una soluzione Renzi o Mattarella sarei andato. Berlusconi è un uomo straordinario, è stata un'esperienza che mi rimarrà dentro per sempre, insomma ci ha messo la faccia, speriamo bene». Emmanuel è tornato a casa. Con sé ha portato i regali dell'ex Cavaliere dentro scatole legate con fiocchi con sopra la scritta Silvio Berlusconi: «Cravatte per le occasioni importanti e foulard».