Ebola, ore d'ansia per un medico ricoverato a Roma

Ebola, ore d'ansia per un medico ricoverato a Roma
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Giovedì 9 Ottobre 2014, 05:50 - Ultimo aggiornamento: 21:43

Un medico di Emergency ricoverato allo Spallanzani di Roma in relazione all'allarme per il virus Ebola aveva avuto «un'esposizione a bassissimo rischio» in Africa e quando era stato sottoposto agli accertamenti «era asintomatico» al suo rientro in Italia lo scorso 3 ottobre e lo è tutt'ora.

Lo ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in un'informativa sul virus a palazzo Madama. Non c'era stato un «contatto diretto» con il collega tedesco poi ricoverato in Germania. Il medico italiano in

questione è sottoposto a «misure di precauzione», che dureranno per 21 giorni successivi a quello dell'esposizione.

LA VICENDA Il 28 settembre un pediatra ugandese di Emergency, che lavora in un ospedale in Sierra Leone, si ammala e risulta positivo all'Ebola.

Dopo pochi giorni viene trasferito in Germania, per essere curato.

Una settimana prima dall'inizio dei sintomi aveva partecipato a una festa insieme ad altri operatori. Tra loro c'era anche un ortopedico marchigiano: ricoverato da cinque giorni allo Spallanzani.

Per fortuna dai primi test risulta negativo all'Ebola, ma bisognerà aspettare ancora una settimana per escludere il contagio. Va anche detto che l'uomo non ha sintomi, non ha la febbre, e questo fa pensare che si tratti dell'ennesimo falso allarme. La linea dell'Italia, ma anche della Regione Lazio, è comunque quella della massima prudenza: meglio eccedere con le precauzioni, che rischiare il contagio. Altro esempio: si è rivelato un falso allarme anche il caso dell'uomo nigeriano, tornato dall'Africa con la febbre. I medici dell'Ospedale San Giovanni, l'altro giorno, l'hanno subito inviato allo Spallanzani. Qui è stato constatato che non ha l'Ebola, ma la malaria. Ieri, ha spiegato il direttore scientifico dell'Istituto Spallanzani, punto di riferimento nazionale ed europeo per l'Ebola, Giuseppe Ippolito: «Riceviamo in media dieci telefonate al giorno, da varie strutture ospedaliere, che ci chiedono aiuto. In alcuni casi i pazienti vengono portati allo Spallanzani».

IL VERTICE NEL LAZIO

Proprio questa mattina, negli uffici della Regione, si svolgerà un vertice tra tutti i medici dei pronto soccorso di Roma e del resto del Lazio, a cui parteciperanno anche gli esperti dello Spallanzani: saranno ribadite le linee guida e le procedure da seguire di fronte a casi sospetti di Ebola.