Roma, da piazza Farnese alla Pigna il miraggio delle isole pedonali

Roma, da piazza Farnese alla Pigna il miraggio delle isole pedonali
di Maria Lombardi e Cristina Montagnano
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Domenica 22 Ottobre 2017, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 08:27

«Lo so che è un'isola pedonale. E allora?». Allora si parcheggia, e che importa dei divieti e chi se ne frega se piazza San Lorenzo in Lucina è a due passi dal Parlamento e se si blocca anche il camioncino dell'Ama. La macchina sportiva rossa resta lì, il proprietario prima di allontanarsi ha solo un dubbio, «ma tu chi sei, un vigile?». Si rassegnino i pedoni, sulle aree a loro riservate nel centro storico - dove appunto si dovrebbe andare solo a piedi - ognuno va come gli pare e le piazze più belle diventano comodi parcheggi per auto e scooter. Di giorno come di notte, basta fare un giro per vedere fino a che punto osano i furbetti.
CARTELLI IGNORATI
Piazza delle Coppelle, seconda tappa del tour. Tra i tavoli di ristoranti e cocktail bar, solo macchine in sosta. Sono intorno alla fontanella, a ridosso delle fioriere e occupano tutta la piazza che dovrebbe essere libera. Tante trasgressioni e nessuna multa. A piazza Borghese ancora più sfacciati, parcheggio libero anche sotto il cartello che segnala l'isola pedonale. Auto ferme tra le bancarelle che di sera sono chiuse, qualcuna occupa il marciapiede. Ogni tanto i vigili si svegliano e fanno i controlli. «Lo scorso marzo, dopo la denuncia del Messaggero, per qualche giorno i vigili hanno tenuto sotto controllo alcune piazze», Licia Rossi, residente in centro storico, è promotrice dell'Associazione culturale per Roma. «Poi tutto è tornato come prima. È un problema di decoro e anche di legalità. Che senso ha pedonalizzare, togliendo i parcheggi regolari che prima erano a disposizione dei residenti, se poi le piazze si trasformano in posteggi a disposizione degli abusivi».
ZONA ROSSA
Sosta illegale anche a piazza Farnese, dietro Campo de' Fiori, tra le due fontane gemelle del Cinquecento. Auto ovunque alla faccia del divieto. Eppure questa dovrebbe essere una zona rossa per ragioni di sicurezza, c'è l'ambasciata di Francia. Ma nemmemo i controlli antiterrorismo scoraggiano i cafoni della sosta. In piazza della Pigna sotto il cartello che segnala l'isola pedonale si fermano a tutte le ore i camion per il carico e scarico merci. Parcheggi maleducati in piazza Mattei, vicino la fontana delle Tartarughe. Le passeggiate nelle stradine del Ghetto diventano uno slalom tra macchine in sosta. Piazza della Minerva, dietro il Pantheon, un parking pure quello. Così pure piazza Cairoli, alla fine di via dei Giubbonari, davanti alla chiesa di San Carlo ai Catinari. I residenti sono esasperati. «Vivo in centro da due anni - si sfoga un'anziana signora - ma è pieno di parcheggi irregolari e abusivi. Se si verificasse un'emergenza mi chiedo come farebbero a passare i soccorsi o le autoambulanza. Una situazione decisamente pericolosa».
LE PROTESTE
Alcuni cartelli si vedono appena, come a piazza della Maddalena dove il segnale della zona riservata esclusivamente a chi cammina è nascosto dalle foglie. Il che non autorizza le macchine a stare lì, davanti alla chiesa, o a occupare gli spazi che sarebbero vietati. Anche se il divieto non si vede, c'è. Altrove i segnali sono stati piegati e incollati l'uno all'altro così da risultare inutili, facile ignorarli e c'è ovviamente chi lo fa. Sosta sempre più libera: oltre le fioriere, i segnali, il buonsenso, il pericolo. Divieti ignorati, a piazza Santa Croce in Gerusalemme, piazza delle Cinque Scole, piazza di San Salvatore in Lauro, piazza Mattei. Ganasce sparite oramai da tempo, di carroattrezzi se ne vedono sempre meno in giro. Il servizio di rimozione sarebbe dovuto passare all'Atac ma il progetto al momento si è arenato. La conseguenza è che sosta selvaggia dilaga e le isole pedonali sono ormai di tutti, tranne che dei pedoni.
Maria Lombardi
Cristina Montagnano
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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