Il disastro al Flaminio, ecco la conta dei danni: «Servono dieci milioni»

Il disastro al Flaminio, ecco la conta dei danni: «Servono dieci milioni»
di Alessia Marani
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Lunedì 25 Gennaio 2016, 08:11

La conta dei danni è da brivido. Almeno dieci milioni di euro tra le spese per la messa in sicurezza dello stabile, il rifacimento dei piani andati distrutti, i mancati incassi e i danni subiti dalle attività commerciali e professionali, compreso il Teatro Olimpico dichiarato inagibile e che rimarrà chiuso per chissà quanto tempo. «Quando nella riunione convocata d'urgenza dall'amministratore sabato ci siamo sentiti dire che la rimozione delle macerie era a carico nostro, mi sono sentito gelare, e quello è solo l'inizio», dice sconfortato Alessandro Alberici, un inquilino del civico 15, confinante con il palazzo andato semidistrutto al 70.

I CALCOLI
Per rimuovere le macerie la ditta contattata ha chiesto centomila euro, a cui se ne dovranno aggiungere 50mila per la messa in sicurezza. Solo per la progettazione e il rifacimento dei piani quattro, quinto, sesto e settimo, interessati dal crollo, una prima stima parla di quattro milioni di euro. Poi ci sono le automobili parcheggiate sul lungotevere Flaminio rimaste sotto i detriti, circa 60mila euro e i danni alla tubazione centrale del gas, franata sotto il peso del pesante blocco di cemento che è precipitato sull'asfalto, sostituita tra venerdì e sabato con una nuova di zecca. Il condominio che dovrà rispondere in solido per le mura portanti e i pilastri di cemento in comune, è formato da quattro numeri civici, e non solo dal 15 (le cui abitazioni dal quinto al settimo sono state dichiarate inagibili, ma non poste sotto sequestro) e dal 70 (quello in parte franato e messo sotto sequestro dalla Procura insieme al bar Olimpico). Solo il bar, il cui dehor è stato travolto dalle macerie, e che ha subito danni per il gas, dava lavoro a otto famiglie. Disperato il proprietario Gaetano Parolisi: «Finché non si potrà rimuovere nulla, non abbiamo idea di quanti giorni resteremo chiusi». Saracinesca giù anche per la piccola libreria per l'infanzia che affaccia su piazza Gentile da Fabriano, idem per il ristorante aperto da pochi mesi sul lato del lungotevere Flaminio e posto proprio nella zona rossa interdetta al passaggio.
 

NIENTE GUADAGNI
Capitolo a parte per il Teatro Olimpico. Non è sotto sequestro, ma l'ingresso principale si trova anch'esso nell'area off-limits, c'è il pericolo che calcinacci (o peggio) cadano sulla testa degli spettatori che entrano o escono. Qui i danni, in mancati incassi e risarcimento di abbonamenti e biglietti, sono destinati a salire di giorno in giorno. L'affitto della sala costa circa 5mila euro al giorno. Max Giusti che ha dovuto interrompere il suo “Pezzi da 90” in cartellone in questo periodo per tre serate saltate, ha perso circa 90mila euro di incassi. Il Supermagic festival di magia in programmazione aveva già incassato circa 100mila euro. Al primo piano c'è lo studio di un dentista. Al 15 hanno quartier generale vari professionisti: notai, architetti, un commercialista, una società privata. Il palazzo è assicurato per crollo. Il dubbio dei condomini - che hanno ingaggiato due civilisti e un penalista per studiare le carte - è: l'assicurazione pagherà intanto e poi farà rivalsa sui colpevoli del cedimento, oppure intanto dovremo anticipare noi? E poi: il rifacimento dei piani sarà a carico di tutti o solo dei singoli proprietari?