Un serpente lungo quasi due metri che striscia lungo i marciapiedi in zona corso Trieste.
Il rettile è stato avvistato all’ora di pranzo da un negoziante che l’ha visto scivolare, silenzioso e veloce, sull’asfalto per nascondersi nel motore di uno ”scooter” all’incrocio di via Corsica con via Ajaccio.
Sono bastati pochi minuti e la notizia si è sparsa a macchia d’olio fra i residenti.
Decine di passanti hanno messo in funzione i cellulari per immortalare la cattura del rettile. Un operatore della Forestale l’ha afferrato e l’ha messo in un sacco, sarà liberato in aperta campagna. Non si tratta di una serpe qualsiasi ma di una specie antica e con una grande tradizione. Il rettile è un Saettone o anche detto Colubro di Esculapio. L’esemplare non è velenoso. È di abitudini prevalentemente diurne, sebbene nei mesi più caldi compaia anche al crepuscolo. Trascorre il letargo in anfratti, incavi dei muri e in tane ricavate nel terreno. Deve il suo nome ad Esculapio, dio greco della medicina, rappresentato con un bastone sul quale è intrecciato un serpente, simbolo della forza vitale che guarisce i mali.